Joe McBetter è l'attempato proprietario di una redditizia catena di fast food. Malcolm, suo genero, è invece un umile ricercatore universitario dalle intenzioni inizialmente nobili. Durante una visita a sorpresa nella villa dei McBetter, Malcolm suggerisce al suocero un'idea che rinnoverà il mercato della ristorazione. Joe non ha però alcuna fiducia nel giovane e nella sua visione avanguardista. Lo scaccia, perciò, brutalmente. Melanie, insofferente all'empietà del padre, prende le difese del fidanzato e lo sprona a portare avanti le proprie idee, anche a costo di eliminare Joe. Come in un giallo di Agatha Christie, le lussuose mura della villa saranno testimoni di un intrigo che coinvolgerà tutti, invitati, proprietari e domestici.
Quando McBeth incrocia McDonals's il risultato non può essere che... McBetter. Sembrerebbe uno slogan pubblicitario da due soldi ma è in fondo anche il sunto di questa originale ma sconquassata opera prima di Mattia De Pascali. VOTO: 2
Un discreto esordio (italiano) dietro la macchina da presa, in termini di tecnica e messa in scena, frenato nel risultato dall'incertezza tematica che mai propende per l'uno (la commedia) o l'altro (l'horror) genere. Attori tutti alla loro prima prova -al pari del regista/sceneggiatore/produttore- eppure eccezionalmente capaci.
Joe McBetter (Nik Manzi) ha costruito un impero grazie alla catena di fastfood omonimi, specializzata nella produzione di hamburger. Pur in avanzata età, si è sposato per la terza volta con la giovane Patricia (Donatella Reverchon), dalla quale ha avuto un figlio, Little Joe. Un giorno, alla porta della lussuosa villa, si presenta la figlia -di altre nozze-… leggi tutto
Vagamente ispirato al “McBeth” di Shakespeare (nel plot) e a “McDonald's” (nella figura professionale del protagonista), “McBetter” segna l'esordio come regista di lungometraggi per Mattia De Pascali. L'idea di partenza non è afatto male e depone certamente a favore del giovane autore. È una storia originale quella portata in scena e che esce… leggi tutto
Vagamente ispirato al “McBeth” di Shakespeare (nel plot) e a “McDonald's” (nella figura professionale del protagonista), “McBetter” segna l'esordio come regista di lungometraggi per Mattia De Pascali. L'idea di partenza non è afatto male e depone certamente a favore del giovane autore. È una storia originale quella portata in scena e che esce…
Joe McBetter è un ricco imprenditore; sua figlia Melanie sta con l’ambizioso e un po’ stralunato Malcolm, mal visto dal suocero. A seguito dell’ennesimo litigio fra i due, Joe viene trovato morto.
Come il titolo suggerisce, nonostante non ne venga però fatta alcuna menzione sui titoli di testa e su quelli di coda del film, McBetter è una rilettura in…
Joe McBetter (Nik Manzi) ha costruito un impero grazie alla catena di fastfood omonimi, specializzata nella produzione di hamburger. Pur in avanzata età, si è sposato per la terza volta con la giovane Patricia (Donatella Reverchon), dalla quale ha avuto un figlio, Little Joe. Un giorno, alla porta della lussuosa villa, si presenta la figlia -di altre nozze-…
Il cinema horror italiano, considerato un po' ovunque avviato da Riccardo Freda (ma con enorme contributo di Mario Bava) quando realizza I vampiri (1957), contempla i suoi migliori esemplari nel filone "gotico"…
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Quando McBeth incrocia McDonals's il risultato non può essere che... McBetter. Sembrerebbe uno slogan pubblicitario da due soldi ma è in fondo anche il sunto di questa originale ma sconquassata opera prima di Mattia De Pascali. VOTO: 2
leggi la recensione completa di marcopolo30Un discreto esordio (italiano) dietro la macchina da presa, in termini di tecnica e messa in scena, frenato nel risultato dall'incertezza tematica che mai propende per l'uno (la commedia) o l'altro (l'horror) genere. Attori tutti alla loro prima prova -al pari del regista/sceneggiatore/produttore- eppure eccezionalmente capaci.
leggi la recensione completa di undying