Regia di Ottavio Alessi vedi scheda film
Figli di un pappone ladro e di una battona, Totò Baby e il fratello minore e ritardato Pietro crescono nel mito del furto e del malaffare. Da grandi si danno al furto di valigie e per errore rubano una valigia contenente un cadavere. Per sbarazzarsene si ficcheranno in un guaio ancora peggiore.
Nato dalla volontà di parodiare Che fine ha fatto Baby Jane?, il film di Alessi procede in parte secondo i canoni del film comico alla Totò, dove il comico napoletano sembra libero di improvvisare come ai bei tempi in cui gli faceva pendant Peppino (ma Pietro De Vico è una spalla non disprezzabile) e in parte sembra davvero un horror, quando il protagonista, inspiegabilmente vorace di insalate alla marijuana, diventa uno spietato e folle assassino.
Che fine ha fatto Totò Baby? è un film totalmente folle, sorretto dagli ultimi sprazzi di comicità del Principe De Curtis, ma che in diversi momenti fa ridere, con qualche trovata comico/macabra (come quando Totò trasforma i cadaveri in applique portalume) e con le consuete gag tra i protagonisti e i tutori dell'ordine. Qui si dimostra ancora una volta l'insopprimibile vena di comicità anarchica tipica di Totò.
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