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Vanishing Time: A Boy Who Returned

Regia di Tae-hwa Eom vedi scheda film

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La recensione su Vanishing Time: A Boy Who Returned

di alan smithee
6 stelle

locandina

Vanishing Time: A Boy Who Returned (2016): locandina

FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE 

Una ragazzina di nome Soo-rin vive col patrigno a seguito della morte della madre, ed è costretta a seguirlo quando questi si trasferisce in una isoletta per dirigere i lavori di costruzione di un tunnel.

Con tre amici maschi coetanei, la bambina scopre un buco sotto un albero in mezzo al bosco che custodisce due uova primordiali molto grandi.

Apertane accidentalmente una, i tre ragazzi, mentre Soo-rin si trova più distante, si trovano come catapultatI in una dimensione parallela ed ovattata, quasi un mondo di gelatina, che li tiene lontani per quasi quindici anni.

Intanto nell'isola i genitori dei tre, distrutti dal dolore, cominciano a pensare all'opera di un maniaco, soprattutto quando uno dei corpi senza vita dei tre viene ritrovato.

Vanishing time è un complicato e cervellotico rebus temporale che da' vita ad un fantasy sentimentale momto elaborato ed arduo nel suo articolato sviluppo.

Ma la storia, una love story ostacolata dalle dimensioni temporali, per quanto audace e complicata regge bene gli assurdi temporali e le dimensioni percorse, facendoci entrare in un thriller sentimentale e fantastico forse un po' prolisso e complicato, ma a tratti sin avvincente.

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