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Behind Blue Skies

Regia di Hannes Holm vedi scheda film

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La recensione su Behind Blue Skies

di mm40
3 stelle
Svezia, anni '70. L'adolescente Martin trova lavoro come cameriere in un ristorante per la stagione estiva. Molto presto si fa licenziare, ma viene preso in simpatia dal capo, Gosta, uomo rude e dai traffici loschi. Martin non ha idea dei guai in cui si sta cacciando.
 

La vicenda da cui prende spunto questo film è vera: si tratta di un caso di cronaca nera piuttosto noto in Svezia, quello della cosiddetta Santahamina League, banda dedita allo spaccio negli anni Settanta. Da questi fatti si sviluppa, romanzando qua e là, la sceneggiatura che porta la firma del regista del film, Hannes Holm, classe 1962 e già oltre due decenni di carriera alle spalle fra tv e cinema. Il titolo originale Himlen är oskyldigt blå, secondo una traduzione approssimativa, dovrebbe significare Il cielo è blu innocente; e blu innocente è il cielo dell'adolescenza di Martin (Bill Skarsgard, apprezzabile protagonista di neppure vent'anni), ragazzo sveglio e intelligente, sognatore in cerca di una ragazza (la trova in Jenny, Josefin Ljungman), di qualche soldo (che potrà racimolare facendo la stagione estiva come cameriere) e soprattutto di una figura paterna. A colmare il vuoto di quest'ultima pensa il losco Gosta, interpretato dall'efficace Peter Dalle, che avrà modo di sporcare il blu del cielo di Martin. Tre trame che si incrociano, tre storie con al centro Martin; la parte che riguarda la sua difficile situazione famigliare è forse quella sviluppata in maniera meno approfondita, quella in cui si sarebbe potuto osare qualcosina di più; mentre la sottotrama sentimentale risulta un po' stucchevole, con tanto di superfluo lieto fine. Rimane infine la componente 'nera' della storia, che è poi la sua anima, la sua traccia principale, dotata di un buon andamento narrativo, ma carente di momenti memorabili, molto 'di maniera'. Il successivo lavoro di Holm sarà il più leggero The Anderssons in Greece (2012). 3,5/10.

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