La recensione su Kuso

di alan smithee

2 stelle

TFF 35 - AFTER HOURS - NOTTE HORROR

In una Los Angeles devastata da un terremoto che ha provocato fuoriuscite di materiale tossico in grado di procurare vistose malformazioni ai cittadini sopravvissuti, seguiamo - un pò a vanvera e senza un vero nesso logico o temporale - le vicissitudini di alcuni di essi, nel tentativo di cercare di andare avanti nonostante tutto, facendo buon viso a cattiva sorte, attorno ad una natura ove si aprono voragini putrescenti come deretani di immondi esseri primordiali, e mentre sui corpi e visi degli umani si aprono ferite, o crescono bubboni spaventosi, alcuni dei quali prendono ad avere una vita a sé, proponendosi di collaborare col corpo che li ospita proprio malgrado.

Debitore di un Lynch di quarant'anni fa già epocale (le citazioni delle mutazioni facciali e bubbonesche di Eraserhead si sprecano), e dagli esiti decisamente ben diversi da questa fastidiosa ed ostentata pochezza, anzi una vera e propria schifezza, il film di Flying Lotus, musicista e rapper californiano che avrebbe fatto bene a non contaminare (in molte accezioni) la sua purulenza ontagiosa e tossica anche al cinema, cerca di stupire unicamente puntando sul nonsense e sulla schifezza: e di schifezza se ne vede tanta, fino alla scena finale, senza ritegno, ma che non vi racconto nel caso proprio voleste avventurarvi dentro questa latrina di situazioni a metà strada tra il furbetto, il malizioso, e lo scopiazzato qua e là.

Aperto e chiuso da un delirante monologo che ci sarebbe piaciuto poter definire ironico e scaltro, ma che invece urla e crea solo una gran confusione senza raccontare nulla, ma proprio nulla, di minimamente interessante o costruttivo, né tantomeno di distruttivo. Il vuoto più totale, tra escrementi e merda buttati un pò così a caso in mezzo ad una umantà in putrescenza.

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