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Tom of Finland

Regia di Dome Karukoski vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Tom of Finland

di alan smithee
7 stelle

locandina

Tom of Finland (2017): locandina

32° LOVERS FILM FESTIVAL - TORINO LGBTQI VISIONS - FILM DI APERTURA

Gli orrori di una guerra che lo ha visto eroico soccombente sul campo, e pieno di rimorsi per l'uccisione di un nemico, non si trasformano in lontani ricordi da tenere nel cassetto per Touko Laakson, che in patria, in tempo di pace, durante i '50 vive con timore e sconcerto la propria condizione di omosessuale in una terra che non tollera simili pratiche snaturare.

Una società in cui i matrimoni di convenienza sono uno dei pochi rifugi per permettere agli omosessuali di non essere discriminati.

Ma Touko trova nell'arte e nella sua particolare predisposizione per il disegno, una sorta di forma terapeutica in grado di distoglierlo da questa odiosa sensazione di preda accerchiata da convenzioni ed intolleranza. 

Lauri Tilkanen

Tom of Finland (2017): Lauri Tilkanen

Pekka Strang

Tom of Finland (2017): Pekka Strang

E trova rifugio nella rappresentazione di figure maschili nerborute e muscolose, tutte muscoli e protuberanze sessuali ostentate con ironia e disincanto, che finiscono per diventare, dappertutto fuorché nella rigorosa patria scandinava, il paradiso erotico di tutta una popolazione maschile compatta e orgogliosamente unita nel desiderio carnale spesso così a lungo represso da necessitare del marcantonio "Tom" come mezzo di sfogo e di liberazione.

Tom of Finland sarà il suo personaggio, ma anche lo pseudonimo ironico dell'autore che non rinuncia a rivendicare la propria nazionalità, ben sapendo dell'imbarazzo arrecato ad un paese particolarmente chiuso verso questo tipo di tolleranze di costume. 

Un biopic in piena regola questo di Dome Karukoski, regista finlandese che ho già conosciuto anni fa per "Heart of lion": tradizionale nel racconto umano di una sofferenza da segregazione odiosa quanto ingiusta, che trova tuttavia tempo ed occasione per sprazzi di gioia voyeuristica soprattutto nella parte dedicata al viaggio americano, presso una California che ci viene descritta come un paradiso di bengodi e tolleranza, tra ironia e trasgressione civettuola piuttosto gustose.

Lauri Tilkanen, Þorsteinn Bachmann, Jessica Grabowsky

Tom of Finland (2017): Lauri Tilkanen, Þorsteinn Bachmann, Jessica Grabowsky

Pekka Strang

Tom of Finland (2017): Pekka Strang

Ma Karukoski riesce anche a condire il suo appassionato biopic con sprazzi di poesia visiva (una pozzanghera ghiacciata in fase di disgelo, i parchi pubblici ghiacciati e illuminati da una pallida luce fioca) che talvolta si fanno spazio tra la vicenda che alterna sapientemente gioie e dolori di una vita privata da emarginato da parte di un artista che trova nel suo stile di arte pop erotico, un escamotage per vivere, ben prima che uno strimento per raggiungere la fama e l'indipendenza economica.

Un buon inizio insomma, coerente e perfetto per un festival in fase di rinnovamento, aperto a molte contaminazioni artistiche e a spunti più disparati, tra arte e impegno civile che si trasforma in vera e propria lotta per contrastare troppa discriminazione ancora dilagante in molte parti del mondo.

locandina

Tom of Finland (2017): locandina

Tra gli attori segnaliamo l'ottima prova di Pekka Strang nel ruolo del protagonista: il suo volto incredulo, quando il successo si fa spazio sulla frustrazione, elemento odioso ma che lo ha reso artista per pura necessità di sopravvivenza e riscatto interiore, è uno dei punti forti del film. Un volto scavato in seguito non solo alla vecchiaia dopo un successo in qualche modo tardivo, ma anche dai rimorsi dovuti alle prime vittime del contagio da Aids che lo vede tra i principali volti pubblici apertamente criticati, se non addirittura tacciati per responsabili del contagio.

Nel cast molto variegato e pieno di comprimari, citerei Jacob Oftebro, attraente star scandinava e nel film il vero ispiratore del partner ideale di Tom, nell'immaginario erotico senza inibizioni dell' eccentrico fantasioso autore, nonché una delle prime vittime dell'Aids vicine all'entourage di Touko.

 

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