Regia di John Flynn vedi scheda film
Noir interessante, che gira attorno allo scontro tra un'organizzazione criminale e un terzetto di uomini (l'outfit del titolo originale) che a Wichita ha compiuto una rapina ai danni di una banca di proprietà della medesima organizzazione.
Nel bellissimo prologo, vediamo due killer, uno travestito da tassista e l'altro da prete, uccidere quello che, almeno all'apparenza, è un pacifico contadino che lavora intorno alla sua casa di campagna.
Si scoprirà successivamente che è uno dei componenti del terzetto di Wichita con il fratello di Earl Macklin (e il socio Cody), il quale, appena uscito di carcere, decide di vendicarsi dell'organizzazione, imponendo ai suoi capi un risarcimento di duecentocinquantamila dollari per l'uccisione del fratello, con l'alternativa di farli tutti fuori, incluso il capo Mailer (Robert Ryan).
È particolarmente adatta l'espressione calma e decisa di Robert Duvall al personaggio del protagonista, ben coadiuvato, al suo fianco dal robusto - e allora giovane - Joe Don Baker e da Karen Black, compagna problematica, innamorata, ma con qualche sospetto di inaffidabilità.
John Flynn, artigiano della regia, mette al bando qualsiasi fronzolo e/o rovello psicologico, per non parlare di qualsivoglia riflessione sulla violenza della società americana (che comunque emerge, bella chiara, dalle pieghe del racconto), per concentrarsi sulla inesorabile successione degli eventi che corrono dritti fino alla resa dei conti finale. Bel film di genere che fornisce una bella boccata d'aria fresca, rispetto ai tanti film stereotipati dei nostri tempi.
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