La recensione su Celluloide

di emmepi8

6 stelle

Difficile costruire una storia come questa, era anni che il regista tentava l'operazione, dal libro di Ugo Pirro sulla mitica lavorazione del film di Rossellini Roma Città Aperta. Sceneggiato dallo stesso regista con Pirro e Scarpelli, sembra più un film fatto per gli addetti ai lavori, ma che non riesce a coinvolgere il pubblico, dando per scontato certe cose ed in più si è perso nell scelta dei ruoli, cercando di badare a certi aspetti che hanno caratterizzato questi famosi personaggi cadendo e scadendo nell'ovvio o addirittura nella carta assorbente. Diciamo che Lizzani non è mai stato un grande direttore di attori, escluso alcuni momenti, se appoggiati da un sceneggiatura ben decisa.
La Sastri che conosciamo per quella grande interprete che è,non riesce a staccarsi dall'immaginario collettivo della Magnani e spreca una grande occasione forse la figura più forte del film, Ghini nel ruolo di Rossellini è uno stereotipo soltanto, Giannini ce la mette tutta, ma non raggiunge la credibilità e la Falchi meglio lasciar perdere. Questo e altro compromette tutta l'operazione, ed in più il tono del film è sulle tonalità del sceneggiato Tv, enon certo in quelle di un film, ma d'altra parte Lizzani è anni che lavora per la Tv e questo vorrà dire qualcosa, no?