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Moonlight

Regia di Barry Jenkins vedi scheda film

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La recensione su Moonlight

di port cros
7 stelle

 

Moonlight, adattamento della pièce teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue firmato dal regista Brian Jenkins insieme all'autore Tarell Alvin McCraney, è un “coming of age movie” che, come Boyhood di Linklater, segue l'evoluzione della crescita di un giovane uomo, Chiron, in questi caso afroamericano e gay, nei ghetti di Miami a partire dagli anni 80. Tuttavia, se Boyhood seguiva anno per anno la crescita del protagonista, Moonlight salta tra tre distinte fasi della vita di Chiron. Nella prima parte “Little” è un ragazzino timido ed isolato dai compagni per la sua debolezza, con una vita familiare difficile a causa dell'assenza del padre e dei problemi di droga della madre, che trova un'inaspettata figura paterna nello spacciatore di crack Juan, che insieme alla sua compagna Teresa diventa l'unica isola di serenità familiare in un mondo tormentato. Nel secondo episodio, "Chiron" è un adolescente che scopre la sua omosessualità in un contesto familiare sempre più disastrato ed alienato dall'aria intossicata da bullismo e violenza omofoba che respira a scuola e nel quartiere, senza nemmeno più il supporto di Juan, che è morto. Con l'amico Kevin Chiron ha le prime esperienze di intimità, ma non ci vorrà molto prima che il clima violento e maschilista che li circonda distrugga tutto. Diversi anni dopo "Black", trasferitosi ad Atlanta, è diventato uno spacciatore come Juan, seppellendo la sua vulnerabilità sotto una corazza di muscoli e pose gangsta. Reincontrare Kevin lo porterà a mettere in discussione la vita di repressione della sua identità che ha vissuto fino ad allora: sotto la maschera che si è costruito adosso per sopravvivere in un ambiente ostile, il suo vero sé esiste ancora ed un semplice gesto di affetto lo riporterà in superficie.

 

 

Alex R. Hibbert, Mahershala Ali

Moonlight (2016): Alex R. Hibbert, Mahershala Ali

 

 

I due autori portano sullo schermo vicende legate al loro vissuto personale: entrambi afroamericani cresciuti a Miami con genitori dipendenti dalla droga, ma solo Tarell Alvin McCraney è gay. Pertanto raccontano la storia di Chiron con sensibilità e delicatezza, ma sono anche capaci di colpire lo spettatore con tutta la brutalità del mondo che mettono in scena (la domanda “cos'è un frocio?” rivolta dal piccolo Chiron a Juan gela la sala con un disarmante svelamento della ferocia a cui il bambino è sottoposto). Il film stimola interessanti riflessioni sui temi interconnessi della vulnerabilità dell'individuo “difforme” di fronte alle imposizioni dell'ambiente sociale, della mascolinità tossica che schiaccia e porta coloro che non possono adeguarsi ai suoi stereotipi a ripiegarsi in se stessi , delle problematiche che i membri delle minoranze (razziali o sessuali) sono costretti ad affrontare, dell'inutilità di una ribellione che utilizza gli stessi metodi violenti dell'oppressione. Il regista sa usare i colori ricchi e vibranti e la scelta raffinata delle musiche (classica, Caetano Veloso) per comporre scene molto belle ed intense: il primo bagno nell'Oceano con il paterno Juan, la tenera prima esperienza intima con Kevin sempre di fronte all'oceano, la macchina da presa che segue la corsa di Chiron verso la vendetta lungo i corridoi della scuola, il reincontro con Kevin nel diner dove questi lavora.

Buono anche il cast, tutto di attori afroamericani o latinos (per scelta registica nel film sono completamente assenti i personaggi bianchi). Il personaggio di Chiron è interpretato da un attore diverso in ciascun capitolo e stupisce soprattutto il lavoro fatto dai due più giovani, così come brillano i non protagonisti Naomie Harris (la madre) e Mahershala Ali (Juan).

 

 

Jharrel Jerome, Ashton Sanders

Moonlight (2016): Jharrel Jerome, Ashton Sanders

 

 

Moonlight è quindi sicuramente un buon film, con diversi e rimarchevoli punti di forza, ma a cui manca qualcosa per fare il salto da “buono” a “grande” film. La sua più grande debolezza è che, a differenza di Boyhood che ci trasportava con naturalezza attraverso le successive fasi della vita del suo protagonista, qui mancano i nodi narrativi in grado di collegare armonicamente tra loro le vicende. Soprattutto la terza parte è troppo disgiunta dalle altre, con il personaggio di Chiron irriconoscibile rispetto al suo se stesso bambino e adolescente, con un'ostentazione quasi voyeuristica della corazza muscolare che si è costruito in opposizione alla debolezza degli anni giovanili (per non parlare del ridicolo copridenti dorato).

 

 

Andre Holland, Trevante Rhodes

Moonlight (2016): Andre Holland, Trevante Rhodes

 

 

 

 

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