Regia di Lasse Hallström vedi scheda film
Una commedia agrodolce di ottima fattura, che lanciò Leonardo di Caprio (qui nella parte di un giovane disabile) e rese ancor più merito al talento di Johnny Depp. Sullo sfondo di un'America minore (ma non certo minoritaria) fatta di famiglie più o meno problematiche, sparse in una campagna infinita puntellata di cittadine dove tutti si conoscono e si apprezzano/disprezzano allo stesso modo, si racconta con tatto e senza troppi pietismi la semplicità nel riuscire, da parte del protagonista, a conciliare il ruolo di capo famiglia dopo la tragica morte del padre con la necessità, quasi l'esigenza di costruirsi una propria vita affettiva che però trova diverse declinazioni (la moglie insoddisfatta di un compaesano prima, e poi la ragazza venuta improvvisamente dal nulla ed altrettanto improvisamente ripartita). Il regista riesce a fondere tutto questo con una grazia encomiabile, restituendo allo spettatore un racconto sincero e genuino di quell'America meno stereotipata e prevedibile fatta di gente semplice e testarda, di persone in sovrappeso (forse eccessiva la morbosità dimostrata dagli altri compaesani, visto che non è certo un fenomeno raro), di famiglie che si barcamenano tra mille lavoretti per sbarcare il lunario. Ottima, a contorno di tutto ciò, la fotografia di un paesaggio rurale di indubbio fascino.
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