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La cambiale

Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film

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La recensione su La cambiale

di barabbovich
6 stelle

Diseguale negli episodi che raccordano la trama del film e non a caso sceneggiato da una pletora di autori, La cambiale trova negli episodi con Totò e Peppino i suoi momenti migliori, mentre in altri si affida a banali luoghi comuni e a un'improvvisazione talvolta fuori misura.

Una cambiale fa un lungo viaggio di andata e ritorno attraverso le mani di furfanti, ingenui e mezze calze del crimine. Messa in circolazione da un finanziere truffaldino (Aroldo Tieri) come risarcimento per un falso incidente occorso ad un pedone (Macario), la cambiale viene intascata dal legale di questo (Totò) che a sua volta la gira al proprio padrone di casa (Luigi Pavese). Quest'ultimo ci si compra un cane di mezza tacca da un tosacani (Vittorio Gassman) che la gira ad una donna (Sylva Koscina) come indennizzo per un raggiro sentimentale. La donna, a sua volta, acquista una pelliccia da un commerciante (Ugo Tognazzi) che cerca di portarsela a letto. Ma dinanzi al fiuto della moglie (Lia Zoppelli), il commerciante è costretto a racimolare autentica pecunia. E, da qui, la cambiale inizia un percorso a ritroso.
Diseguale negli episodi che raccordano la trama del film e non a caso sceneggiato da una pletora di autori - tra cui spiccano i nomi di Vittorio Metz e Roberto Gianviti che sono anche autori del soggetto - La cambiale trova negli episodi con Totò e Peppino i suoi momenti migliori, mentre in altri si affida a banali luoghi comuni e a un'improvvisazione talvolta fuori misura.

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