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Un americano in vacanza

Regia di Luigi Zampa vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un americano in vacanza

di zombi
6 stelle

"non chiederemo al popolo italiano null'altro che un posto dove seppellire i nostri morti" questa la frase che chiude il film di propaganda finanziato dal piano marshall americano, dopo che gli alleati ci hanno liberati dal giogo nazi-fascista. oltre al dovuto suolo per far riposare i corpi di ragazzi e uomini che sacrificarono la loro vita, gli americani chiesero dell'altro al governo italiano, ma sembra sempre di essere così sconsideratamente irriconoscenti. comunque, a parte ciò, il film di zampa è un decoroso melò neo-realista girato nell'italia bombardata. roma è libera e i paesini intorno vanno ricostruiti. due soldati americani(leo dale e adolfo celi!!) vengono mandati in licenza premio una settimana a roma. come prima tappa vorrebbero farsi una bella bevuta in un bar, ma trovano solo macerie fermandosi in quello che una volta era un paese. in una chiesa senza tetto un prete sta celebrando messa con una serie di vecchine in nero e in un palazzo quasi totalmente sventrato una giovane donna sta facendo dei gesti. nell'avvicinarsi si accorgono che è una maestra e sta facendo lezione a dei bambini. dick(dale) e tom(celi)sono desiderosi di recarsi a roma per conquistare una ragazza per una settimana. dick l'ha trovata nella maestrina, ma non sa che maria(valentina cortese) non è come tutte quelle ragazze desiderose di benessere tutto e subito tra le braccia di soldati alleati dispensatori di beni di primaria importanza e non. fastidiosi come mosche, maria se li ritroverà sempre intorno mentre si reca a roma e nella capitale stessa. zampa è scaltro e riesce a conferire al film su commissione un'impronta di commedia neo-realista, rimanendo però ben attaccato alla realtà del periodo. roma è libera, ma al nord ci sono ancora i nemici e la repubblica di salò sta sferrando i suoi colpi insieme ai nazisti che resistono. se il soldato italo-americano è il galletto sempre appostato, maria dal canto suo è una maria pentita a cui piacerebbe svagarsi un pò, ma non riesce a scrollarsi di dosso i compiti per cui si è recata a roma. chiedere aiuti per la ricostruzione ad un prelato che ha contatti con gli alleati. piacere o dovere? perchè non farli combaciare?... e poi, cosa forse non meno importante, dick si divertirà e poi sparirà per sempre non facendosi più rivedere?... zampa è bravino anche nel creare un coté divertente come nell'episodio girato all'ippodromo quando vengono a crearsi malintesi su malintesi e dick e maria sembrano destinati a non incontrarsi e a battibeccare fastidiosamente come due fidanzatini di lunga data. secondo nome in cartellone il bravo andrea checchi che però alla fine è comprimario, in un ruolo che alla fine si riscatterà tornando al paese per la ricostruzione dopo aver passato un periodo nella capitale in affari pochi chiari al fianco della fatalona elli parvo che non esita a scaricarlo per tom l'americano. moraleggiante e di parte sicuro, però bisogna anche capire il tempo. la gente aveva bisogno di ripartire e un figlio momentaneamente smarrito, che torna al paesello dal padre vedovo per avviare la ricostruzione è un messaggio da dover dare. la cortese nel ruolo di maria se la difende bene. il film è suo e soprattutto nel drammaticissimo finale in cui corre all'ultimo per vedere il suo soldato allontanarsi in jeep per il fronte senza sapere se lo rivedrà mai più. particina per paolo stoppa nella parte del conducente di carrozzella.

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