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Primo amore

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Primo amore

di LorCio
7 stelle

Nel 1978 Dino Risi era già un grande e poteva permettersi il lusso di divertirsi. E il suo divertimento stava nel sfoderare tutta la sua verve cinica ed indifferente, riversandola in personaggi mediocri e non proprio esemplari. Il guitto di turno è proprio un comico di avanspettacolo ormai sul viale del tramonto, Ugo Cremonesi (già dal nome potrete capire a quale attore è stata affidata la parte) in arte Picchio, che, nella casa di riposo per artisti dove si è ritirato, s’innamora dapprima platonicamente della graziosa cameriera diciottenne Renata. Scappano, lui promette a lei un grande spettacolo, facendo finta di non sapere che l’avanspettacolo e il varietà sono morti e defunti, finché lei viene impalmata da un dirigente televisivo. Finale triste. Il titolo Primo amore da quale ottica va letto? È di lei il primo amore, per quest’uomo che potrebbe essere suo nonno? O è di lui, il primo amore per il palcoscenico che non interessa più a nessuno?

 

Comunque, senza ciarlare ancor tanto sul significato del titolo, è un film su di lui, o almeno a cui importa maggiormente l’analisi del personaggio maschile. Patetico e malinconico, è una commedia amarognola e cattiva non sempre armoniosa ma ricca di sequenze felici che appartengono al miglior Risi: la tremenda scena del rinfresco del matrimonio di convenienza tra un vecchio attore e una giovanotta che l’abbandona senza troppi convenevoli, con l’abbuffata dei vecchi ospiti verso il bouffet; la lotta tra Picchio e il giocatore di carte che ha offeso Renata; il penoso spettacolino che mette su Picchio a casa del figlio; l’amaro e crudele finale. Non il miglior film di Risi, ma neanche mediocre. L’indimenticabile Ugo Tognazzi è al solito sublime e qui arricchisce il suo repertorio con un ruolo malinconico e accorato. E introno ad un’Ornella Muti sfavillante nel fiore degli anni, una compagnia di vecchie glorie che fa capo all’eterea Caterina Boratto e al rigido Mario Del Monaco.

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