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L'uomo dai sette capestri

Regia di John Huston vedi scheda film

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La recensione su L'uomo dai sette capestri

di luisasalvi
8 stelle

Una ricostruzione divertente e scanzonata del west prima e dopo l'introduzione della legge, con momenti di grande efficacia sentimentale. Bean è un fuorilegge, come tanti che poi sono diventati sceriffi e talvolta giudici nel west; fugge oltre il Pecos per cercare convivenza, sia pure fra fuorilegge, invece viene rapinato a tradimento e lasciato per morto da tutta una comunità di fuorilegge. Salvato da una giovane messicana che gli procura anche la pistola, torna, li uccide e si ferma a imporre la "giustizia"; amministrata a modo suo, ma pur sempre una giustizia, rispetto a prima. Con il tempo arriva la ricchezza; le puttane che lui aveva dato come compagne ai suoi aiutanti diventano persone ammodo, benpensanti e intolleranti; avvocati cittadini vengono a imporre la loro legge e i loro diritti, e il giudice Bean scompare, lasciando una figlia neonata cui è morta di parto la madre, la giovane messicana che gli aveva dedicato la vita senza nulla chiedere, come tante donne di Huston, e cui Bean solo alla fine dice che intende sposarla e le consegna il carillon da lei sempre desiderato.

Tornerà venti anni dopo, a imporre ancora una volta la sua giustizia dando fuoco ai pozzi di petrolio e riportando il paese alla situazione di prima, per sparire di nuovo: resta la sua vecchia casa, trasformata in museo in ricordo di lui e in onore della bella Lilly Langtry (Gardner), che infine verrà a visitare il luogo dove lui l'ha venerata senza mai averla vista.

Se la prima parte, cioè il complesso del film e della leggenda del giudice Bean, è sostanzialmente molto verosimile anche se narrato con molto umorismo e qualche eccesso, il ritorno e la vendetta finale con distruzione dei pozzi è chiaramente onirica, immagine del potere delle leggende (potere caro alla tradizione americana e fondamentale nei film sulla loro storia), del mito che fa vendetta dei soprusi introdotti dalla legge della città sulle campagne del west.

Huston rimpiange i valori umani di quella precedente, nonostante i limiti evidenti che essa poteva avere. Senza retorica, senza tesi estreme; come si conviene al mito. Mi pare riuscito.

 

 

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