Jordan, proprietario di una sala cinematografica ad Arpino, è costretto a chiuderla per mancanza di spettatori e a vendere il locale che diventerà un supermercato. L'uomo ripensa alla sua vita, tutta legata a quella sala, mentre il suo proiezionista, "fanatico" di cinema, si rifugia in un modo fittizio popolato di divi dello schermo. E sulla realtà della demolizione si innesca il sogno di un ultimo miracolo. Contemporaneo al Nuovo cinema Paradiso di Tornatore, il film di Scola si ispira anch'esso alla crisi del cinema in Italia, ma in modo più pasticciato, molto meno "poetico", sostazialmente poco riuscito nel rapporto globale fra intenzioni e risultati.
Omaggio al cinema mondiale simile 'cinema paradiso' (stesso anno) ma qui la sceneggiatura e frammentata ed il film sembra non partire mai, non coinvolge e non emoziona, anzi ci prova e non ci riesce. Con due assi così si poteva fare di meglio. Per i fan resta una rara occasione di vedere Massimo in un film poco conosciuto. Molto meglio "Che ora è".
Splendor '1988 - Ettore Scola.
Portando sul grande schermo la vicenda inerente ad una piccola sala cinematografica di provincia situata in un piccolo comune nel Lazio, tristemente costretta a chiudere i battenti a causa dell'oramai assoluta mancanza di spettatori, Ettore Scola firma in realtà quella che è una palese dichiarazione di amore eterno verso… leggi tutto
Giocando per la terza volta la carta della diffrazione temporale (dopo Ballando Ballando e La famiglia), Scola fa il suo omaggio al cinema raccontandone la storia attraverso successi (girati in bianco e nero) e disfatte (a colori) di un piccolo esercizio del frosinate (il film è girato ad Arpino). A guidare la sala cinematrografica ci sono Jordan (Marcello Mastroianni), praticone smaliziato che… leggi tutto
L’incontro fra Massimo Troisi ed Ettore Scola inizia con questo film che racconta la crisi del cinema e di un cinema nella provincia italiana dove il piccolo schermo ha vinto sul grande schermo. Le premesse della fusione tra il malincomico per eccellenza, ma che avrebbe dimostrato di essere molto di più, e uno dei registi più importanti del nostro cinema, erano buone ma… leggi tutto
L’incontro fra Massimo Troisi ed Ettore Scola inizia con questo film che racconta la crisi del cinema e di un cinema nella provincia italiana dove il piccolo schermo ha vinto sul grande schermo. Le premesse della fusione tra il malincomico per eccellenza, ma che avrebbe dimostrato di essere molto di più, e uno dei registi più importanti del nostro cinema, erano buone ma…
Splendor '1988 - Ettore Scola.
Portando sul grande schermo la vicenda inerente ad una piccola sala cinematografica di provincia situata in un piccolo comune nel Lazio, tristemente costretta a chiudere i battenti a causa dell'oramai assoluta mancanza di spettatori, Ettore Scola firma in realtà quella che è una palese dichiarazione di amore eterno verso…
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
Giocando per la terza volta la carta della diffrazione temporale (dopo Ballando Ballando e La famiglia), Scola fa il suo omaggio al cinema raccontandone la storia attraverso successi (girati in bianco e nero) e disfatte (a colori) di un piccolo esercizio del frosinate (il film è girato ad Arpino). A guidare la sala cinematrografica ci sono Jordan (Marcello Mastroianni), praticone smaliziato che…
È un film autoreferenziale e piagnucoloso, tutto incentrato sul cinema come microcosmo e derivato dalle opere di altri registi come il Fellini di Intervista e il Tornatore di Nuovo cinema Paradiso. Nonostante qualche situazione riuscita, in particolare quelle di cui è protagonista Troisi (il racconto del licenziamento dalla gioielleria, con il dialogo di «a lei la scuola della vita non le ha…
Tristezza, ovvero il sentimento che oggi nell'ascoltare il tg regionale del Piemonte mi ha assalito nell'apprendere che ben 4 sale cinematografiche storiche di Torino han chiuso i battenti. I motivi esatti non li so…
L'idea di questa playlist mi è venuta (tornata) ultimamente durante una chiaccherata con panflo a proposito di Luis Trenker, ottimo regista di film di montagna ma sconosciuto ai più. Ultimamente il Museo…
Il cinema Asterope, l’unico cinema di Francavilla. Lì dentro ho visto il mio primo film in una sala. Se non vado errato, era Il re Leone, e per sempre sarò terrorizzato dal grido del risveglio della…
Una corsa insensata con il tempo, con il film di Tornatore, quando le idee al cinema corrono parallele, ed è successo diverse volte sia in Italia che all'estero e una delle due o tre operazione va bene le altre da dimenticare, o quasi. Scola con la forza della sua presenza e della sua personalità correva quasi tranquillo con un cast anche importante ed il risultato che…
Le vicende di un cinema, lo Splendor, dai fortunati anni '50 al declino degli anni '80.
Splendor è un omaggio al cinema in generale ma è pregno di una nostalgia un po' troppo fine a sé stessa. Nel complesso purtroppo è un film che non funziona e che non trasmette granché allo spettatore. Funzionano bene comunque i due protagonisti.
Ci sono dei film che restano nella memoria per fattori un po' diversi dal loro valore cinematografico. Questi me li ricordo per la compagnia femminile.
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Commenti (6) vedi tutti
Un film nostalgico,un omaggio al cinema con un finale grottesco e fantasioso.Siamo lì...difficile raggiungere la sufficiente
commento di ezioVecchio cinema Splendor
leggi la recensione completa di tafoOmaggio al cinema mondiale simile 'cinema paradiso' (stesso anno) ma qui la sceneggiatura e frammentata ed il film sembra non partire mai, non coinvolge e non emoziona, anzi ci prova e non ci riesce. Con due assi così si poteva fare di meglio. Per i fan resta una rara occasione di vedere Massimo in un film poco conosciuto. Molto meglio "Che ora è".
commento di Maurisurfingiustamente sottovalutato, visto oggi pare in grado di prefigurare quello che saremmo diventati
commento di Utente rimosso (panunzio) 172729Non funziona granché.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti8
commento di danandre67