Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Ballad in Blood (2016): locandina
Presso una caratteristica cittadina universitaria del centro Italia il risveglio di due studenti ed un pusher loro amico a seguito dei bagordi occorsi durante la precedente notte consacrata a festeggiare Halloween, appare duro e svogliato.
Ma presto i tre si accorgono che, nel soppalco soprastante, il corpo inanimato della terza inquilina appare inerte per il fatto che la stessa è stata orrendamente aggredita da qualcuno.
Ma nessuno dei tre giovani riesce a fare mente locale e acri ordare particolari salienti della festa trasgressiva a cui hanno partecipato la sera precedente, e per questo si trovano costretti a tentare di trovare indizi che li aiutino a ricostruire i dettagli di un orrore di cui potrebbero essere stati la causa, oltre che la conseguenza.
Ballad in Blood (2016): scena
Ballad in Blood (2016): scena
Dal cellulare della vittima emergono infatti particolari a tratti enigmatici o nebulosi, ma piuttosto sconvogenti.
Ballad in blood fu l'ultimo film da regista del talentuoso e spesso eticamente piuttosto discusso regista italiano Ruggero Deodato, impegnato qui in un horror psicologico claustrofobico che sfrutta palesemente, se non proprio spudoratamente, i dettagli di cronaca nera legati all'omicidio di una studentessa americana a Perugia nel 2007, che diede luogo ad una travagliata e complessa, se non proprio controversa e dagli esiti investigativi tutt'altro che netti. Il film si concentra a raccontare, o meglio a ricostruire, fatti e misfatti inerenti un periodo di tempo che precede le indagini ufficiali degli inquirenti, e privilegia ilvtornidi di situazioni al limite dell'orgiastico, in concomitanza con le linee guida di una tra le feste più assurde ed equivoche esistenti durante l'anno.
Ballad in Blood (2016): scena
Ballad in Blood (2016): scena
Deodato, che si ritaglia un cameo burlone da professore paraplegico vittima di scherzi pesanti da parte di studenti irresponsabili, gira con la solita abilità, ma il film, ripetitivo e poco incalzante, non riserva alcuna sorpresa o suspence, giocando le sue uniche carte sul lato morboso,spesso fastidioso e portato avanti da personaggi irritanti, oltre che completamente antipatici e per nulla empatici o accattivanti.
Momenti orgiastici esasperati e sfinenti, nudità esibite e sfrontate anche nei vicoli cittadini durante una festa autunnale che si rivela completamente anacronistica se affrontata in maniche corte o addirittura a petto nudo.
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