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Sing

Regia di Garth Jennings vedi scheda film

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La recensione su Sing

di IlGranCinematografo
8 stelle

Uno spettacolo colorato, appassionato e fantasmagorico, retto da una regia digitale che esplode di vivida fantasia.

 

Con il suo sesto cartone in filmografia (escludendo dal conteggio Hop, che mescolava live action e CGI), la Illumination di Chris Meledandri compie il balzo di qualità che le consente finalmente di rivaleggiare senza più complessi di inferiorità con la Dreamworks e la Pixar. La farina è del sacco del regista di Guida galattica per autostoppisti Garth Jennings, anche scrittore di un elaborato copione che avviluppa il moderno al classico, il musical del quotidiano in stile Saranno famosi alla moda dei talent show, la magia del palcoscenico al potere individuale e collettivo della musica, il dolore del fallimento alla gioia di mostrarsi agli altri attraverso l'arte per essere compresi fino in fondo. Segnando una decisa distanza con la Disney (uscita lo stesso anno con Zootropolis, a sua volta incentrato su animali antropomorfi) sia in un tratto di animazione originalissimo, sia nel mettere deliberatamente alla porta la suddivisione tra buoni e cattivi e l'irrealistico mantra del "se puoi sognarlo puoi farlo", dipingendo il successo come frutto non per forza di ferrea volontà o di attitudine personale, ma anche e soprattutto di fortuna e di circostanze benevole. Uno spettacolo colorato, appassionato e fantasmagorico, retto da una regia digitale che esplode di vivida fantasia (doveroso menzionare almeno i giochi di luce dei calamari) mimando con tecnica talora sbalorditiva i moti di macchina del cinema "dal vero". Ma l'asso nella manica sono i (parecchi) personaggi, ognuno mirabilmente caratterizzato nella scrittura e nel design visivo: l'entusiastico koala Buster Moon proprietario di un teatro in procinto di chiudere i battenti, l'anziana iguana Crawly che gli fa da pasticciona segretaria (e il cui occhio di vetro è viatico di incidenti a ripetizione), la scrofa Rosita trascurata dal marito e supermamma a tempo pieno, l'egocentrico topino crooner e sassofonista Mike, l'adolescente rockettara Ash con i suoi spericolati aculei da istrice (e un fidanzato che la sminuisce), l'elefantessa teenager Meena frenata dall'imbarazzo ma con un'ugola straordinaria, il giovane gorilla Johnny costretto dal padre a delinquere malgrado le sue aspirazioni da cantante. Tanta roba, forse troppa: se c'è un rischio, in effetti, è proprio che la carne al fuoco ecceda, ma la sazietà finale è di quelle davvero positive, tra spasso, commozione e profondità di vedute.

Vulcanico mix in colonna sonora di Taylor Swift, Elton John, Katy Perry, Beatles, Gipsy Kings, Frank Sinatra... Sui titoli di coda, bel pezzo composto ad hoc da Stevie Wonder e Ariana Grande (Faith).

Un esercito di star il cast vocale dell'edizione statunitense: un gigionesco Matthew McConaughey è Buster Moon, Reese Witherspoon è Rosita, Scarlett Johansson è Ash, Seth MacFarlane è Mike, Taron Egerton (autentica rivelazione, poi ingaggiato come attore protagonista di Rocketman per le sue doti canore) è Johnny. Miss Crawly è doppiata dal regista Jennings.

Voto: 8 – Film OTTIMO

 

scena

Sing (2016): scena

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