Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Ho rivisto la mia recensione, e forse era un obbligo. "Totò Peppino e la malafemmina" è un piccolo classico della comicità italiana, su cui anche numerosi critici sono ormai concordi nel definirlo uno dei migliori film di Toto'. L'accoppiata del Principe della risata con Peppino De Filippo, che solitamente gli faceva da spalla pur essendo a sua volta un grande comico, funziona qui al meglio, dando l'occasione per creare sequenze divenute da antologia come la celeberrima dettatura della lettera, largamente improvvisata, oppure lo scambio di battute dal sapore surreale con il vigile alla stazione di Milano, pieno di neologismi esilaranti.
Si tratta di sequenze davvero divertenti e servite da gag di prim'ordine, ma la tenuta complessiva della pellicola è ancora molto buona, con una regia di Mastrocinque che riesce a servire i due protagonisti con un'inventiva maggiore rispetto a tanti altri registi che hanno diretto Totò, e una sceneggiatura firmata da ben quattro scrittori, fra cui Sandro Continenza e Edoardo Anton, che amministra giudiziosamente l'intreccio, perdendo un po' di punti soltanto nella parte sentimentale fra Teddy Reno e Dorian Gray e nelle esibizioni del cantante, degne di un musicarello senza grande ambizione, se si esclude però la mitica Malafemmina, che resta un brano di forte impatto e con valenze personali per il grande Totò.
Dunque un film nel complesso soddisfacente, benissimo orchestrato nel lasciare il campo libero ai due geni della comicità, che hanno ripagato con un talento e una vis comica degna delle migliori occasioni, quindi propongo una rivalutazione con un voto otto su dieci. Voto 8/10
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