Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Un avvocato sposato, Dan, ha una breve relazione extraconiugale con Alex, che però sviluppa un'ossessione pericolosa per lui, trasformando una semplice avventura in un incubo persecutorio per la sua famiglia.
La trama principale serve come un forte avvertimento sociale sulle avventure extraconiugali, suggerendo che un semplice tradimento può avere ripercussioni catastrofiche e incontrollabili. Il film destabilizza l'ideale della famiglia felice americana, dimostrando come una forza esterna (Alex) possa minare e distruggere una vita borghese apparentemente perfetta e sicura, nata da una scelta egoistica del marito (Dan). Tutto gira intorno all'ossessione di Alex Forrest (Glenn Close) che si trasforma in stalking. Inizialmente, Dan (Michael Douglas) vede la relazione come un'avventura passeggera, ma Alex non accetta la separazione, diventando una figura persecutoria che manipola la vita di Dan e la sua famiglia. Alex può essere vista come la manifestazione fisica del senso di colpa di Dan. La sua apparizione con un coltello verso la fine del film, quasi soprannaturale, simboleggia l'inconscio tormentato di Dan che si materializza per distruggere ciò che ha tradito.
Il film ha generato il termine "bunny boiler" (bollitore di conigli), in riferimento all'atto di Alex di bollire il coniglietto della figlia di Dan, simbolo di una vendetta folle e crudele contro l'ideale familiare. Glenn Close interpreta Alex come un personaggio fragile e profondamente disturbato che amava Dan, ma che reagisce con una furia implacabile alla sua rifiuto, dimostrando come l'amore non corrisposto o la delusione possano trasformarsi in una minaccia fatale.
Il finale non è quello che conosciamo, in pre-uscita fu fatto un test screening per capire i punti di forza e deboli del film. Ai soggetti selezionati non piacque finale, e gli sceneggiatori lo riscrisseeo. La Close, che qui soffre disturbo di personalità borderline, non era convinta della cattiveria del suo personaggio. Prima delle riprese era stata in un istituto.oer studiare il disturbo, ma non erano aggressivi come Alex, ma ovviamente nel cinema viene tutto enfatizzato.
Attrazione Fatale è un thriller psicologico che usa l'eros come catalizzatore per esplorare temi di tradimento, responsabilità, follia e le oscure conseguenze delle nostre azioni quando infrangiamo le regole sociali e familiari. Da sottolineare le ottime performance di Michael Douglas e Glenn osé, credibili e affiatati. Dopo Allucinazione perversa, secondo me, il miglior film di Adrian Lyne.
Attrazione fatale (1987): Glenn Close, Michael Douglas
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