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La storia di una monaca

Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film

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La recensione su La storia di una monaca

di manuel88
10 stelle

Ho visto “La storia di una monaca”. Mi è piaciuto molto. L’ho trovato un bel film sotto il profilo della regia, della scenografia, della sceneggiatura e delle interpretazioni. Il film parla di una ragazza di nome Gabrielle (Audrey Hepburn), che sentendo la vocazione di diventare suora prende i voti. Il film analizza la figura dell’esser suora e in particolar modo quella di Gabrielle (Suor Lucia). L’esser suora comporta principalmente ubbidienza, castità e povertà. Nelle mura del convento Suor Lucia si sente soffocata dalla vita di clausura ma fa di tutto per sopportare grazie all’amore profondo che prova per Dio. Essendo figlia di un famoso medico e avendo fatto da assistente per anni crede che l’attività di suora nelle colonie africane possa gratificarla più di qualsiasi cosa al mondo. Una suora però non può andare in missione prima di un “perfezionamento” nel convento, che comporta una certa preparazione a livello spirituale. Come detto precedentemente, Suor Lucia si sente soffocare in un luogo in cui niente è tollerato. Non può toccare le altre suore, non può ridere, non può dimostrare orgoglio, non può specchiarsi, non deve assolutamente ritardare a nessun incontro, non può neanche arrossire ai complimenti, in quanto considerato peccato e il silenzio deve vigere sempre e comunque. Tutte queste azioni disdicevoli agli occhi di Dio la portano alla penitenza e alla punizione. Lei però si distingue tra le altre suore per la sua voglia di crescere come monaca oltre che per le sue enormi competenza infermieristiche. Dopo vari studi ed esami approda finalmente in Congo dove ha la possibilità di fare da assistente ad un medico ed imparare molto da lui. Quest’esperienza si rivela per lei gratificante e il ritorno in patria segna per lei una delusione. Ennesima delusione la riceve quando viene a sapere della morte del padre. Nonostante il suo amore verso Dio non riesce a staccarsi da quella ribellione che la contraddistingue dalla altre sorelle… Alla fine per non mentire né alle sue sorelle e né a Dio ha preferito non essere più una suora ma semplicemente una brava infermiera, credendo che sia più importante di fronte a Dio dimostrare di essere una buona cristiana e un’ottima infermiera che una suora ipocrita e fallimentare. Un film ben raccontato ed interpretato. Bravissima Audrey Hepburn. In questo film dimostra le sue notevoli capacità di attrice drammatica dando al suo personaggio verità. I primi piani a lei rivolti dimostrano tutta la grazia, il carisma, la presenza scenica e il talento di un mito come la Hepburn. Il film è quasi totalmente assente di musica per enfatizzare lo stato di assoluto silenzio che caratterizza la vita di clausura. Voto: 9,5

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