Regia di Gary Shore vedi scheda film
Era il 1992. Francis Ford Coppola, veterano e gigante di Hollywood presentava al grande pubblico la sua ultima fatica: "Dracula di Bram Stoker". Fu una rivoluzione.
Dracula, Principe delle Tenebre e mattatore dei film di genere horror torna ancora una volta sul grande schermo, ma lo fa in un modo mai visto e che avrebbe fatto la scuola del futuro film vampiresco.
Coppola segue abbastanza fedelmente la trama del libro di Stoker, ma non si limita a questo. Reinterpreta la figura del Conte, la approfondisce e ne estrapola qualcosa di nuovo, una vena romantica, tragica a tratti. Decisiva la prestazione artistica di un Gary Oldman in stato di grazia che caratterizza il mostro transilvanico e ne mette in luce la sua umanità.
Dracula è un mostro che ha abbracciato Satana e il diavolo, ma non perchè malvagio. La rabbia e la frustrazione per la mancanza di Dio lo hanno reso mostro, un Dio che sembra averlo abbandonato e che Dracula considera responsabile per la perdita del suo grande amore.
Il resto del film è storia del cinema, ma da quel momento in poi Dracula e i film di genere vampiresco cambiano.
2014, Gary Shore si cimenta nel genere e la Universal decide di "riesumare" ancora una volta il Conte dal suo mai troppo quieto sonno. "Dracula Untold" si presenta con una trama accattivante e un interessante approfondimento, facendo in parte il verso al film di Coppola. Quali sono stati i motivi per cui Vlad Tepes, figlio di Vlad Drakul, ha dismesso i panni dell'uomo per assumere quelli del mostro?
Premettiamo alcune cose. Il film ha avuto un apprezzamento di critica assai poco entusiasta e in generale non ha avuto recensioni positive, ma qualcosa c'è. Sotto gli effetti speciali e la trama semplice, abbiamo un film che ha più di una nota interessante.
Partiamo col dire che la pellicola non è affatto pretenziosa e questo è già un vantaggio. Molti film "impegnati" si rivelano terribili opere che viste una volta, quasi si sente il bisogno di dimenticare. "Dracula Untold" no, perchè conscio di essere un film d'intrattenimento, non si perde in dialoghi assurdi o situazioni melense, anzi. Shore bilancia con una certa abilità l'atmosfera del film, facendo attenzione a non eccedere nell'introspezione del personaggio o a dare interpretazioni/giustificazione per le azioni del Lord di Valacchia, errore costato caro alla pellicola Disney "Maleficent".
Dracula Untold (2014): Art Parkinson, Luke Evans
Seconda nota: Luke Evans. Nonostante la critica gli attribuisca l'etichettatura di attore di bell'aspetto, ma mancante di carisma per l'interpretazione del ruolo, Evans ha una eccezionale presenza scenica e la capacità di sorreggere buona parte del film, praticamente da solo. Atto dovuto, visto che la maggior parte del cast (salvo qualche interpretazione interessante) boccheggia e non riesce a dare prestazioni recitative incisive ai personaggi.
Evans mantiene un buon equilibrio recitativo, senza eccedere in prestazioni sopra le righe e lasciando la maggior parte della recitazione, non tanto ad espressioni facciali o a dialoghi (sia nel doppiaggio che nell'originale), ma allo sguardo. Gli occhi, uno sguardo tormentato, glaciale, ma pulsante di vitalità che lasciano il suo Dracula ammantato di mistero, salvo poi scatenarlo nelle scene d'azione in cui, manifesta una eccellente capacità di trasmissione emotiva del personaggio. Il suo Dracula ondeggia fra la bestia nascosta nel cuore del protagonista e l'uomo che cerca di vivere fra i suoi simili, regalandoci una performance a metà fra quella del sovra citato Oldman e Russell Crowe ne: "Il Gladiatore", riconfermandolo come un attore da tenere d'occhio.
Ad affiancare Evans nel film troviamo altri attori di altrettanta capacità emotiva:

A questa cast di attori vanno aggiunti le eccellenti location e le atmosfere transilvaniche, decisamente azzeccate che catapultano lo spettatore nel cuore della Valacchia, più una buona resa degli effetti CGI, sia per le scene di combattimento che per quelle meno movimentate. La scena di battaglia (già presente nel trailer) in cui Dracula manovra stormi di pipistrelli contro le truppe turche rapirà la fantasia dello spettatore.
Passiamo ora alle note dolenti. Come detto il film ha assolutamente dei validi punti di forza, ma ha anche alcune pesanti mancanze che infastidiscono la visione, forse deteriorando la piacevolezza stessa della pellicola.
A partire dalla prestazione recitativa di due personaggi fondamentali: Sarah Gandon, Mirena sposa del Conte e Dominic Cooper, nei panni di Maometto II, villain del film.
Dracula Untold (2014): Sarah Gadon
La prima è assolutamente incapace di trasmettere emozioni. Per tutto il film fiancheggia il protagonista, ma scena dopo scena risulta sempre più fastidiosa e irritante. La sua interpretazione del grande amore di Dracula ci fa rimpiangere (di molto) Winona Ryder, presente nel film di Coppola. La Mina della Ryder era eterea, immacolata. La Mirena della Gandon passa da momenti di assoluta apatia ad altri di eccessiva carica emotiva. Se Evans riesce a creare un equilibrio sottile tra il suo personaggio e il pubblico, la Gandon imbraccia un fucile a doppia canna e comincia farsi strada a fucilate in mezzo al film.
Quanto a Dominic Cooper, il suo Maometto II non esiste. C'è la minaccia dei Turchi, c'è un Kristjansson mirabile come braccio armato, ma del nemico principale non si ha traccia. Forse la colpa non è tutta dell'attore, forse il grande spazio lasciato a Dracula mette certamente in ombra il suo Maometto, ma anche nel confronto finale Cooper non riesce a tirare fuori il cattivo dal suo personaggio (Dracula risulta per tutto il film molto più cattivo di lui), ma nemmeno riesce a caratterizzarlo. Maometto II è una macchietta per tutta la pellicola, al punto che se lo si togliesse digitalmente dal film, probabilmente non si vedrebbe di molto la differenza. Intendiamoci, non è eccessiva voglia di critica, semplicemente non c'è l'attore.
Altra nota dolente è la musica. Salvo qualche pezzo sul finale del film, la colonna sonora risulta abbastanza anonima, complici gli effetti speciali che distolgono di molto l'attenzione, non c'è una buona resa audio nel film. Un peccato, perchè con la giusta musica di contorno, a nostro parere, il film sarebbe risultato molto più d'impatto e avrebbe colmato alcuni suoi vuoti nel ritmo della pellicola.
Per concludere, il film presenta idee molto buone e accattivanti. "Dracula Untold" ci presenta una interpretazione a metà fra il fantastico e lo storico che intrigano lo spettatore per tutti e 92 i minuti di durata del film. Ci sono elevate prestazioni recitative che risaltano per tutta la pellicola, ma che allo stesso tempo mettono in risalto quelle meno riuscite.
Una delle note più comuni sul film è la pochezza di scene di sangue o gore presenti nel film, come a dire: "Ehi! Se mancano cascate di sangue, non è un film su Dracula."
Eppure, sempre per noi, questo è il punto forte del film. "Dracula Untold" parla sì del Conte Dracula, Signore della notte e dei vampiri, ma parte con una doverosa premessa. Mentre il film di Coppola ci racconta la storia del mostro in lotta con Dio e in cerca di quel barlume di umanità che l'amore ancora gli da, Shore si concentra sull'uomo. Quell'uomo che cela il mostro nel cuore e che vorrebbe seppellirlo per sempre nei meandri della memoria, ma non può. Ed è qui che il film esplode nel suo tributo al vampiro più famoso di sempre.
Lord Vlad Tepes è Dracula, che lui lo voglia o meno. Per quanto egli possa amare, per quanto egli possa combattere, l'uomo non può fuggire da ciò che il suo cuore nasconde. La metamorfosi in vampiro non fa altro che dare forma al contenuto che egli aveva fatto germogliare sui campi di battaglia in gioventù.
Appassiona vedere come Dracula lotti, cerchi con ogni mezzo di mantenersi umano, buono... fino a quando egli stesso non è costretto ad ammettere la menzogna. Il mondo ha bisogno di un mostro e non di un brav'uomo. Il mondo ha bisogno di Dracula.
Ben tornato Conte.

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