Regia di Chang Tso-Chi vedi scheda film
A Time in Quchi (2013): locandina
Le estati dell'infanzia di molti di noi adulti diventano spesso periodi memorabili che ritornano alla mente con nostalgia per tutta la vita: non è necessario ricorrere necessariamente ad una meta esotica, ad una esperienza eccezionale, ad affrontare chissà quali esperienze insolite.
A Time in Quchi (2013): Liang-Yu Yang
Per il piccolo Bao, con due genitori divorziandi ed una sorellina ancora più piccola, la prospettiva è quella di essere “parcheggiato” per tutto il periodo delle vacanze dal nonno in una sperduta località montana a ridosso di un lago. Ivi frequenterà la scuola estiva e imparerà a conoscere il saggio e un po' inflessibile nonno, tanto affezionato alla defunta moglie, ma non senza i suoi piccoli grandi segreti sulle spalle. Di fronte a due genitori forse un po' troppo distratti dalle ansie della vota frenetica della città, o forse addirittura immaturi ed impreparati il ragazzino maturerà in fretta, scoprendo i pericoli, la mote improvvisa per incidente di un suo amichetto di giochi, i misteri di una natura quasi incontaminata minata da cataclismi naturali come fiumi in piena e tifoni, e tornerà a casa probabilmente senza poter mai far più ritorno in quel posto incantato ed incontaminato delle proprie origini, ad appendersi agli alberi e a catturare mantidi religiose da allevare dentro una bottiglia.
A Time in Quchi (2013): scena
Al suo secondo film Chang Tso chi dimostra una grande dimestichezza a lavorare sul volto, sull'espressione, sui gesti e gli atteggiamenti del suo bravissimo protagonista.
Come avviene da tempo nel bel cinema del giapponese Hirokazu Koreeda, il regista di Taiwan riesce a rendere senza edulcorazioni la saggezza interiore che si racchiude nell'animo di molti bambini, ogni qualvolta essi debbano affrontare in solitudine o comunque fuori dal branco problematiche fondamentali e tensioni emotive che li spingono a maturare e a divenire adulti prima del tempo.
A Time in Quchi (2013): Liang-Yu Yang
A time on Quchi è un film delicato ma schietto, che punta ai sentimenti più intimi e sinceri, alla maturazione del senso di responsabilità e alla crescita prematura proprio quando i grandi che dovrebbero educarti sembra che scelgano di perdersi per strada per ritornare ragazzi. Il tutto avviene con estrema delicatezza, ma senza perdersi in sentimentalismi gratuiti o melliflui, inevitabilmente disturbanti e per questo intelligentemente tenuti a distanza in favore di un realismo e di una sincerità e concretezza davvero apprezzabili e per nulla scontati in un opera con al centro un ragazzino di otto anni.
A Time in Quchi (2013): Liang-Yu Yang, Chang Tso-Chi
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