Regia di Jon Kasdan vedi scheda film
Madonna santa che brutto questo film, arrivato alla chetichella alla fine di agosto, pompato da un lancio che punta sull'insignificante Adam Brody, un fantoccio messo arbitrariamente sul trono di idolo della folla di ragazzine urlanti. E sì che quando avevo visto "A. Brody" mi ero illusa che si trattasse di Adrian... e invece no. Adam. Ma almeno un tempo si impazziva per Brad Pitt, che forse sarà scontato ma resta un figo da paura, ora invece gli standard si sono notevolmente abbassati e questo A. Brody è secondo in insignificanza solo a Orlando Bloom, un altro dei misteri del subbuglio ormonale delle teen-agers.
Poi c'è Meg Ryan che poverina ha la mimica facciale che tra un po' gliela devono rifare in post produzione con il filtro "fluidifica" di photoshop, perché con l'ultima revisione ci sono andati un po' troppo pesanti.
E infine c'è la figlia di Panic Room... cresciuta, che vira al sexy ma insopportabilmente nervosa, oscillante, che non si sta un attimo ferma..
Trama che c'è da vergognarsi a riassumerla e inserita in un contesto di un patinato leccatamente eccessivo in cui perfino gli abiti della Ryan (sempre abilmente spettinata) sono intonati al colore delle pareti e dell'arredamento.
Se ne parla come il film diretto dal figlio del grande lawrence Kasdan.. come se il talento passasse per diritto divino di padre in figlio. Ebbene,sarà una brutta sorpresa forse... ma non è così...
l'unica cosa che si salva è la parte di olimpia dukakis nella nonna del bellimbusto e la parte della figlia piccola di meg ryan, una bambina fresca e brava che potrebbe fare delle cose interessanti.
Un film che vuole essere tutto e niente, senza mai prendere una posizione, rimanendo sempre in bilico sul nulla. Il niente. Risparmiatevelo e siatevi riconoscenti per averlo fatto...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta