Regia di Antonio Capuano vedi scheda film
Antonio Capuano è stato uno dei grandi irregolari del cinema italiano dagli anni 90 in poi, a partire dal suo vigoroso esordio con "Vito e gli altri", ma oggi è noto al pubblico mainstream soprattutto come personaggio del film "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino, che in una scena ormai diventata di culto invita Fabietto, alter ego del vero Sorrentino, a "non disunirsi mai", formula oracolare che è passata in neologismo.
"La guerra di Mario" del 2005 è stato uno dei suoi film forse meglio distribuiti e racconta di una coppia benestante che prende in affido un bambino "difficile" di nove anni, mutando l'equilibrio della coppia, poiché lei prende molto sul serio il ruolo di madre affidataria, arrivando a trascurare il compagno che vorrebbe invece educare il bambino, per sua natura insofferente a vincoli e costrizioni, con un'evoluzione dei rapporti fra la coppia e il bambino che diventa problematica. Il film è una denuncia di situazioni di degrado sociale atavico e della difficoltà di reinserimento, in questo caso di Mario che non accetta la figura del padre affidatario; la regia di Capuano è molto efficace dal punto di vista della costruzione formale del racconto, ma si mantiene piuttosto distante a livello emotivo, mettendo in evidenza una certa sfiducia nella possibilità di recupero e miglioramento per gli elementi svantaggiati ed estranei come Mario, ma è evidente anche una sua polemica contro le istituzioni, che rimangono ancorate a metodi e modelli educativi ormai superati, inefficaci.
Molto buona la sceneggiatura e la progressione narrativa, con personaggi caratterizzati in maniera accurata e ottimamente interpretati, in particolare Giulia, la protagonista adulta, affidata alla sensibilità recitativa di una Valeria Golino in stato di grazia, che risulta particolarmente credibile perché conosce bene l'ambiente napoletano in cui si svolge la storia. Buone le prestazioni di Andrea Renzi, attore caro a Martone, nonché del giovanissimo Marco Grieco che ha avuto una menzione al festival di Locarno.
"La guerra di Mario" è un film sempre attuale, rivederlo oggi può essere una buona occasione per approfondire la figura del suo autore, ormai ottantacinquenne, di cui fra pochi giorni uscira nei cinema "L'isola di Andrea". Voto 8/10
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