Espandi menu
cerca
Mani lorde - Il capo della gang

Regia di Joseph H. Lewis vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Ted_Bundy1979

Ted_Bundy1979

Iscritto dal 25 dicembre 2023 Vai al suo profilo
  • Seguaci 2
  • Post -
  • Recensioni 201
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Mani lorde - Il capo della gang

di Ted_Bundy1979
5 stelle

Buono, ma ancora troppo pienamente dentro i rigidi divieti di espressione del codice Hays, che senza nulla togliere al fascino d'epoca e della bella fotografia, la mano evidente di Rossen, di interpreti che poi apparterranno e faranno la storia del poliziesco-noir-pure italiano, e fino agli anni '80- come su tutti scontato dire James Whitmore,  lo fanno oggi ma anche nel 1983, apparire molto datato e alla fine perbenista. Alla fine lo spettatore va rincuorato a casa da tutte le cose terribili che capitano ogni giorno nella società americana e nella fattispecie criminale;  i buoni e senza zone d'ombra agenti federali trionfano e nonostante le difficoltà, riescono ad assicurare alla giustizia e a 20 anni di prigione "Il Re delle scommesse si cavalli", mai mostrato per tutto il film in volto e menzionato con il vero cognome, ma evidentemente ispirato al personaggio e al suo processo di quindici anni prima per evasione fiscale, ad Al Capone a Chicago con villa personale, a Miami.

Melense oltre ogni dire e in linea con il familismo positivista del tempo, le parti in campagna di ristoratore idillio del protagonista G-men seppure della tributaria Glenn Ford, con la moglie.. Grandissima apparizione e nella scena tipica, cruciale dell'intero film, nella quale parla con la sua vera voce anche nel doppiaggio italiano 1950(ma alcune parti sono in inglese sott.) da broccolina italo newyorkese, di Esther Minciotti la nonna della giovane interprete di tutte le malefatte condotte in città dalla Mano Nera prima, dalle famiglie mafiose della criminalità organizzata ai massimi livelli di potere, poi. La Minciotti è stata una delle più grandi attrici di teatro della sua epoca a New York(1888-1961), nata a Torino, di lì a circa cinque anni avrebbe interpretato i suo ruoli più famosi al cinema. La madre, Teresa Piletti, di Marty/Borgnine in "Marty, vita di un timido"(1955) di Delbert Mann e che fece vincere l'Oscar a Borgnine, oltre che "Il Ladro"(1956), di Alfred Hitchcock.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati