Espandi menu
cerca
Gli uccelli del monte Qaf

Regia di Morteza Ahmadvand, Firouzeh Khosrovani vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 331
  • Post 223
  • Recensioni 7024
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Gli uccelli del monte Qaf

di alan smithee
7 stelle

locandina

Gli uccelli del monte Qaf (2025): locandina

VENEZIA 82 - GDA

Il progresso accorcia le distanze, uniforma e globalizza idiomi e culture, consente contatti visivi, in qualche modo quasi intimi, altrimenti impensabili.

Lo stesso progresso ha permesso ad una esule iraniana, fuggita dal paese ancora giovane a seguito della rivoluzione del 1979 per timore di essere perseguitata, arrestata o pure sin giustiziata per aver simpatizzato con un gruppo di progressisti considerato estremista da un regime che è tutto fuor che democratico, di potersi in qualche modo riunirsi con i propri anziani genitori.

Alcune telecamere di sorveglianza piazzate negli angoli cruciali della casa, consentono alla donna, che da quel tempo vive ed insegna a New York, di spiare, assecondato dagli spiati, I movimenti dei due anziani.

scena

Gli uccelli del monte Qaf (2025): scena

scena

Gli uccelli del monte Qaf (2025): scena

Un padre zoppicante che si muove con l'aiuto del tutore, un tempo apprezzato architetto, ed una madre smagrita ma in forma, che apprezza di essere vista e controllata dalla figlia.

Questa vicinanza tecnologica però, col tempo, man mano che le condizioni di salute dei due anziani regrediscono, crea ancor di più ansia e senso di impotenza nella figlia, che si rende conto, più di prima, che guardarli muoversi ed interagire, senza poter intervenire, significa suggellare l'impotenza di una assenza non colpevole quanto inevitabile.

La apprezzata documentarista iraniana Morteza Ahmadvand, coadiuvata dalla co-regia di Firouzeh Khosrovani, dirige un film semplice e povero molto toccante, intimo, delicato, che documenta con forte empatia il sentimento struggente di una lontananza forzata da circostanze superiori, e la difficoltà di poter mantenere vivo in legame di sangue che il progresso tecnologico palesa e restituisce a portata di cellulare, ma proprio per questo ne acuisce gli effetti malinconici di una distanza che rimane incolmabile tattilmente, rendendo impossibile palesare un vero contatto con chi è destinato dalla vecchiaia a concludere inevitabilmente presto i propri giorni terreni.

scena

Gli uccelli del monte Qaf (2025): scena

scena

Gli uccelli del monte Qaf (2025): scena

Le colombe che arrivano dal monte Qaf rappresentano, meglio di ogni altro simbolo, la precisa idealizzazione di una libertà che, in quello stato funestato da mancanza di diritti altrove inalienabili, continua ad apparire un miraggio, mentre Teheran appare in lontananza circondata da catene montuose innevate mentre una pioggia incessante contribuisce a rendere magica la vista di una città e un luogo che appaiono magnifici, come dipinti su un quadro affascinante che lega il malinconico viaggiatore errante ancor più al proprio luogo natio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati