Regia di Valérie Donzelli vedi scheda film
VENEZIA 82 - CONCORSO
Paul Marquet (Un intenso Bastien Bouillon) sceglie di lasciare una avviata carriera professionale di fotografo per inseguire la sua passione da sempre coltivata e divenuta ora irrinunciabile: la scrittura.
Separato con due figli grandi, l'uomo sceglie senza editare il sacrificio economico abbandonando agi e vizi e mettendosi a disposizione della propria isoirazione.
La quale subito pare latitare, distratta da esigenze primarie prima date per scontate ma che ora affiorano sotto forma di problemi impellenti necessari a rendergli possibile almeno una pura, stringata sussistenza.
Accetta lavori manuali umili e sottopagati, mettendosi in competizione in contesti completamente nuovi, che gli procurano stress, malesseri non solo fisici, ma anche quel corretto stimolo, creativo che sembrava svanito proprio mentre vi ci si era consacrato.
Valérie Donzelli, nota attrice e regista francese abile nella introspezione e nelle vicende intime, filma un'opera che tecnicamente non possiede alcun valore aggiunto di novità o spessore, ma si fa parte attiva per denunciare un calvario attraverso il quale un uomo mite ma coraggioso ritrova la propria autostima e la corretta strata attraverso cui realizzarsi.
Il film racconta tutto ciò con sensibilità e senza inutili enfasi.
Ci sarebbe stato bene qualche colpo d'alacdi di regia per rendere tutto più originale, stimolante, visivamente più appagante, ma tutto ciò non fa parte di questo capitolo creativo della interessante regista de La guerra è dichiarata.
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