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Late Fame

Regia di Kent Jones vedi scheda film

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La recensione su Late Fame

di alan smithee
6 stelle

 

Willem Dafoe, Greta Lee

Late Fame (2025): Willem Dafoe, Greta Lee

VENEZIA 82 - ORIZZONTI

Ed Saxberger lavora da trentacinque anni in ufficio postale, smistando missive e pacchi e vive da solo in un quartiere popolare di New York, un tempo culla di poeti di richiamo, alcuni dei quali divenuti autori di culto.

Una sera come tante, rientrando a casa, un giovane dai modi gentili, elegante e con buona retorica, gli comunica di averlo riconosciuto e di essere onorato di conoscerlo ed aver letto la sua opera di poesie, contenuta nell'unico volume mai pubblicato, risalente all'ormai lontano 1979.

Imbarazzato ma anche colpito nell'orgoglio, emozionato dopo tanto oblio, Saxberger finisce per cedere alle richieste del giovane di frequentare il suo gruppo di letture, che comprende altri giovani aspiranti scrittori od amanti della letteratura e della poesia.

In poco tempo l'anziano impiegato diventa il supereroe del gruppo, a cui tutti chiedono di riprendere a scrivere, nutrendo aspettative di nuova produzione decisamente superiori alke reali possibilità di un uomo da troppo tempo calato su stili di vita e frequentazioni decisamente differenti, ma anche sinceramente lusingato di questo tardivo riscontro di fans. Saxberger scoprirà che non tutto ciò che luccica è oro, e che l'entusiasmo dei suoi nuovi giovani amici letterati non è puro e disincantato come sembra, ma nasconde piccole grandi crepe che ne affievoliscono la apparente genuinità di intenti.

Al suo secondo lungometraggio a soggetto, lo scrittore, apprezzato documentarista e regista Kent Jones dirige un piccolo bel film tratto dall'omonimo racconto di Arthur Schnitzler, valorizzato nella sua riuscita dalla azzeccata scelta di far interpretare il protagonista dal bravissimo, umanissimo e sensibile Willen Dafoe.

Il grande attore americano residente da anni in Italia, fagocita l'intero film e lo valorizza, trasformandolo in un piccolo gioiello di nicchia che si sofferma sulla realizzazioni delle proprie aspirazioni, sulla frustrazione dell'anonimato, e anche sulla solitudine che rende amara e banale l'esistenza di individui che si ritrovano a vivere vite anonime, anelando se non ad una completa realizzazione, almeno alla condivisione di un comune sentimento amoroso o d'affetto.

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