Regia di Jonathan Hensleigh vedi scheda film
Ci sono ricascato! Reputo Liam Neeson un grande attore e sono pienamente conscio della deriva cinematografica -non solo senile- che ha intrapreso.
Così ho visto questo atipico revenge movie, in cui il nostro ero addirittura diventa paladino degli interessi di una lontana comunità tibetana, interpretando in prima persona una battaglia politica relativa alla costruzione della diga, divergendo dall’originaria motivazione del viaggio alle pendici dell’Everest ossia spargere le ceneri del fratello militare recentemente scomparso, conservate in un’urna cineriamente metallica che ovviamente sarà più che funzionale nello scontro fisico finale tra lo stanco Liam e il cattivone di turno.
Tutto è scontato, come il ritorno del attore da me apprezzato alla guida di camion, autobus etc. in ambienti naturali ghiacciati: quindi la sensazione del già visto, che progressivamente mi ha pervaso, è del tutto fisiologica e fondata.
La scrittura del film è piuttosto scontata e prevedibile, i personaggi abbozzati come inverosimili sono le loro reazioni rispetto ad eventi drammatici (morti etc.) ovvero con abilità nel combattimento o nell’uso di armi da fuoco apprese dopo minimale formazione eseguita in un autobus.
Perlomeno, nell’ambito dello scontato lieto fine, ci è stato risparmiato il bacio tra l’oramai attempato Liam Neeson e la protagonista femminile.
Alcune scene di azione sono senz’altro accattivanti, come splendidi i panorami ed i contesti naturali.
Troppo poco però.
Consigliato solo ai fan di Liam Neeson.
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