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Un poeta

Regia di Simón Mesa Soto vedi scheda film

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La recensione su Un poeta

di alan smithee
8 stelle

locandina

Un poeta (2025): locandina

CINEMA OLTRECONFINE / FESTIVAL DI CANNES 78 : UN CERTAIN REGARD: Premio della Giuria

Óscar Restrepo, ultracinquantenne colombiano di fatto nullafacente, per ambizione poeta fallito, ma a tutti gli effetti disoccupato ed alcolizzato, nonché costretto per conclamata indigenza a vivere con l'anziana madre, contando sulla di lei pensione, si trova messo sotto torchio da sorella e dal genero, che gli impongono di accettare una cattedra per insegnare letteratura, così da potersi finalmente mantenere. Dopo essersi distinto, dapprima negativamente, poi incontrando un certo riscontro tra gli alunni, decantando loro poemi con cui assicurava ai maschi di poter far breccia sulle ragazze da cui sono attratti, lo strano professore si interessa, in particolare, della sola vera alunna che pare essere dotata di una certa predisposizione alla poesia, ovvero la talentuosa, ma non meno scaltra ed opportunista Yurladi.

scena

Un poeta (2025): scena

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Un poeta (2025): scena

Il docente invita l'alunna ad iscriversi ad un concorso di poesia finanziato da una benefattrice olandese, ed organizzato da un gruppo di professori del medesimo istituto, incontrando un certo interesse sulla giuria.

Ma la festa di proclamazione dei vincitori si trasforma in una tragicomica disavventura, attraverso la quale il mite Oscar finirà accusato persino di molestie sulla giovane, ubriacatasi fino allo svenimento.

Poi, come ogni cosa in Sudamerica, ed in particolare in Colombia, i soldi finiranno per aggiustare tutto e tollerare ogni a comodamente.

Ciò non toglie che l'amarezza e lo sconforto resteranno lancinanti in capo al mite poeta illuso ed ingenuo, che, tuttavia, riuscirà forse, almeno in parte, a guadagnarsi un minimo di stima da una figlia che lo ha sempre ignorato, se non proprio disprezzato.

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Un poeta (2025): scena

 

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Un poeta (2025): scena

Diretto con estro e una scelta di ripresa vintage ed insolita che prevede una pellicola dai bordi frastagliati, simile a quanto accade con le vecchie fotografie consunte dal tempo, ed in particolare quella avente a soggetto il poeta del cuore del protagonista, ovvero José Asunción Silva, che appare con orgoglio nelle banconote da 5mila pesos (mentre il per lui sopravvalutato Gabriel Garcia Marquez si è guadagnato immeritatamente quella da 50mila pesos), il film del bravo regista colombiano Simon Mesa Soto, già positivamente notato in Amparo del 2021, esplora tematiche universali come il fallimento artistico che demotiva e porta verso un baratro senza uscita; la dignità del lavoro rifuggita per mancanza di fiducia ed autostima; la poesia autentica contro quella ingannevole, di pura facciata, utile solo a creare ingannevole pathos, e, ancora, la complessità di una famiglia disfunzionalmente divisa, ove i rapporti padre-figlia in particolare sono inficiati da una unilaterale mancanza di fiducia e di stima.

Poteva essere una tragedia, invece Un poeta - narrato in quattro capitoli introdotti da motivetti tradizionali interrotti a bruciapelo, nonostante i duri argomenti trattati, che arrivano a sfiorare la violenza sui minori, di fatto supposta ma completamente fuorviatamente -  si sviluppa con i toni di una commedia dai momenti buffi, spiritosi, ricomposti quando l'amaro in bocca prevale sul tragico divertimento, e la realtà di una società colombiana corrotta e deviata da corruzione e malaffare, diviene una problematica impellente, connaturata al contesto diffuso, da cui pare impossibile uscir fuori.

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