Regia di Jennifer Kaytin Robinson vedi scheda film
So cosa hai fatto (2025): locandina
AL CINEMA
La storia è sempre la stessa, sia che si conosca o meno il film omonimo capostipite.
Una classica situazione da horror che prevede una minaccia costante ed incombente, fino insensata, che insiste sadicamente su alcune vittime designate.
Dopo aver causato inavvertitamente un incidente d'auto mortale, cinque amici celano il loro coinvolgimento e si accordano per mantenere il segreto, evitando di incorrere in conseguenze legali e penali.
Passa un anno, la coppia in odore di matrimonio al centro degli avvenimenti si è intanto disfatta, ma il passato torna a tormentare i cinque amici, costretti a confrontarsi con una macabra circostanza: un individuo conosce quello che hanno fatto la precedente estate ed è deciso a vendicarsi, perseguitandoli armato di uncino da pescatore.
Le vittime dello sadico sconosciuto scoprono che la minaccia che li affligge è già successa in passato.
In cerca di salvezza, decidono, loro malgrado, di rivolgersi a due sopravvissuti di quello che da alcuni è ancora ricordato come "il Massacro di Southport", risalente al 1997.
So cosa hai fatto (2025): Chase Sui Wonders, Madelyn Cline, Sarah Pidgeon, Freddie Prinze Jr.
So cosa hai fatto (2025): Gabbriette
Diffidare, in linea di principio, dei filmoni americani il cui incipit (e in questo caso pure il finale), consiste in una ripresa aerea su un mare fotogenico e scosso, seguendo una ripresa mobime che lentamente volge verso una costa rocciosa dall'aspetto accattivante o i cumuli di cemento che disegnano uno skyline metropolitano noto e glamour!
Ce lo ha insegnato, proprio di recente, facendoci ridere molto, il grande Takeshi Kitano nel suo piccolo, divertentissimo film-farsa Broken Rage (2024).
Tutto ciò per dire che la sorta di remake-reboot-sequel del film omonimo di Jim Gillespie, che ebbe almeno il merito di rinverdire dignitosamente I fasti del sottogenere "slasher" a fine anni '90, è davvero un film insulso, anche solo già dal punto di vista tecnico-registico.
Un horror piatto, patinato, senza un minimo appeal o una interpretazione degna di nota, che si preoccupa di riesumare due "vecchi" protagonisti del film originario, contribuendo a rendere ancora più posticcia ed assurda l'operazione ibrida tra remake e sequel. Il maniaco omicida chiamato "Il pescatore", è anche stavolta astuto ed anticipatore, come si conviene alla tradizione dei vari cattivi per antonomasia, ma non possiede alcun appeal né ironia un tempo appannaggio di certi assassini coi fiocchi che hanno flagellato anime più o meno innocenti nei film di maestri come Carpenter o Craven.
So cosa hai fatto (2025): Tyriq Withers, Jonah Hauer-King, Sarah Pidgeon, Chase Sui Wonders, Madelyn Cline
So cosa hai fatto (2025): scena
Il mostro appare efferato e letale con le vittime poco interessanti, mentre si imbrana e perde tempo con i cinque protagonisti, per permetter loro di caratterizzarsi, pur con le usuali banalità da cliché.
Nulla di tutto ciò che i maestri citati sopra ci hanno regalato in zona horror accade qui.
In questo nuovo, tutt'altro che necessario "So cosa hai fatto", si evidenzia un insensato, ostinato accanimento verso scorci alto borghesi e ville con piscina, che paiono all'occhio più smaliziato, nulla di diverso da quello che sono in realtà, ovvero progetti e impalcature di cartapesta che mal si prestano a tradurre sfondi di appena plausibile realtà.
Finali multipli ed aperti completamente senza appeal predispongono al timore di ulteriori sciagurati seguiti, in un contesto di mancanza di idee ormai sempre più dilagante presso l'industria cinematografica made in Usa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta