Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
A House of Dynamite (2025): Rebecca Ferguson
E’ una storia che funzionerebbe, forse, se arrivasse un grappolo di missili nucleari sul suolo americano, puntando città diverse. Sarebbe l’inevitabile inizio (con fine brevissima) di un botta e risposta micidiale.
 Ma risulterebbe anche un copione che tutti hanno ben chiaro in mente come l’inevitabile legnata di follia di un mondo sempre in bilico. Siamo una casa imbottita di dinamite che potrebbe esploderci  sotto il sedere da un momento all’altro. Ma non serve la Bigelow a sottolinearlo.
A House of Dynamite (2025): Gabriel Basso
 E un film su un dato di fatto ben presente a tutti, avrebbe un fascino (chiamalo fascino!) relativo.
E allora puntiamo le carte su un solo missile che non si capisce da dove parte, primo punto debole, e che non si capisce per quale motivo non si intercetta, secondo punto debole (le torri hanno insegnato tanto). 
 Il tutto da tre visuali differenti che finiscono col pestarsi i piedi e risultare, alla fine, ripetitivi, terzo punto debole.
 Ed ecco che la narrazione a scavare sulle paure, le debolezze, i paradossi, le storie personali, i malintesi, i melodrammi - e anche le ingenuità - tra chi deve prendere decisioni fondamentali nel giro di minuti, è presto tracciata, con un Presidente visibile solo nella terza traccia, che si affida nel momento cruciale ad un consulente militare e alla moglie in safari, pensa come rosicano quelli di House of cards.. 
A House of Dynamite (2025): locandina
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