Regia di Elisa Amoruso vedi scheda film
Amata (2025): locandina
AL CINEMA
"Alla nascita di un bimbo il mondo non è mai pronto".
Destini avversi che si incrociano, solo alla fine però, quando drammi e patimenti, sensi di colpa o di inferiorità si sono già resi evidenti, manifestati, lacerando di ansia e sofferenza chi si trova a vivere queste sensazioni.
Da una parte Nunzia (Tecla Insolia, davvero brava, bisogna dirlo), studentessa che, vivendo in una città diversa dalla propria residenza, si ritrova incinta e non coglie, o non vuol cogliere, i tempi necessari per porre rimedio a quella situazione che ritiene non gestibile.
Dall'altra la classica copia perfetta della classe benestante: Maddalena (Miriam Leone), ingegnere edile, e Luca (Stefano Accorsi), pianista assai apprezzano e di fama, che cercano da anni di concepire, ma dopo tre aborti si vedono costretti a ricorrere ad altre soluzioni.
Amata (2025): Tecla Insolia
Amata (2025): Tecla Insolia
Due drammi, due vite, due differenti stati sociali, destinati ad incontrarsi per caso solo alla fine, in occasione di un drammatico, azzardato, lungimirante incontro di domanda ed offerta che esula da una forma di commercio, trovandoci in un caso di adozione regolare.
Elisa Amoruso sceglie di separare le drammatiche storie destinate a ricongiungersi, danso un senso alla narrazione, ma poi racconta i due eventi con pedanteria e dialoghi spesso difficili da ascoltare senza provare un certo disagio, finendo per imbolsire tutto, soprattutto nella parte che vede impegnata la coppia Leone/Accorsi, decisamente fuori sincrono, meccanici, per nulla empatici.
Certo poi sopraggiunge la voce grave di Franco Battiato, mentre intona una struggente, magnifica, pure pertinente "Te lo leggo negli occhi" di Sergio Endrigo.
Amata (2025): Miriam Leone
Amata (2025): Stefano Accorsi
È un momento sublime, certamente. Ma ciò non basta a salvare il lavoro, come nemmeno ci riescono le egrege prove di contorno di due attrici straordinarie come DonatellaFinocchiaro e BarbaraChichiarelli.
Amata si fa portavoce di tematiche non nuove, ma impellenti e suscettibili di vivo interesse, ma le enuncia con dialoghi pomposi, imbarazzanti, che deprimono l'energica urgenza che proviene dalla prova ispirata di Tecla Insolia e debordano soprattutto quando la storia si indirizza su comportamenti e stati d'animo della coppia in attesa di adozione, scadendo in una sequenza di banali recriminazioni e litigi di coppia degni di una soap.
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