Regia di Gabriele Mainetti vedi scheda film
Mainetti finora non sbaglia un colpo e pure questo è consigliato.
Terzo film per il regista Mainetti dopo le buone prove di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks out (forse quello che preferisco, dei tre). Pure questo è carino, come critica e pubblico (più o meno) anche io darò un 7, è una sorta di commedia drammatica, perché non manca qualche battuta ma alla fine non è poi che di commedia ne rimanga granchè, anzi, e il dramma ogni tanto è più che altro tragedia. Però è una storia caruccia, ci sono belle scene, ottime quelle di combattimento, e gli attori se la cavano tutti molto bene. La storia è quella di una ragazza cinese capitata a Roma alla ricerca della sorella; purtroppo l’ambiente è quella della malavita locale e ne capitano molte. Il film è su Netflix; farei un appunto sul romanesco o romanaccio col quale è recitato, perché a volte, scusate il francesismo, non si capisce un cazzo e a un certo punto avevo messo i sottotitoli, che però anticipavano quanto veniva detto (!!) e dunque tolti, vabbè, in qualche modo comunque si capisce. Il film è costato non poco e ha incassato poco (al massimo fu terzo, nelle classifiche settimanali italiche), magari però Netflix ha ripianato il buco, chissà.
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