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Bugonia

Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Bugonia

di alan smithee
8 stelle

locandina

Bugonia (2025): locandina

VENEZIA 82 - CONCORSO

Da Google è possibile apprendere che "bugonia" è il nome del mito secondo cui le api nascono spontaneamente dalle carcasse in decomposizione di un bue sacrificato.

Un concetto che deriva da una credenza popolare diffusa nell'antichità fino al Seicento, che fa riferimento all'idea della generazione spontanea, simboleggiando in particolare un'efficienza e una capacità di rigenerazione perfette, come quelle della società ideale delle api. 

Argomento, quello delle api e della comunità entro cui vivono collaborando instancabilmente, che collega alla ossessione che guida e comanda un giovane operaio assunto, come atto di risarcimento danni, nel reparto spedizioni presso la multinazionale in cui lavorava la madre, ora in stato comatoso, ammalatasi a seguito di alcuni processi produttivi risultati altamente dannosi alla salute umana.

Il giovane si convince, confutato dalle teorie complottiste (e, perché no, persino terrapiattiste, come si capirà seguendo la vicenda) che Michelle, giovane dinamica Ceo della multinazionale, sia in realtà un ambasciatore alieno che si sta adoperando per conquistare e fagocitare, colonizzandola subdolamente, la Terra, distruggendo e cicli vitali, a partire dalle api, che lui protegge ed alleva poco distante da casa.

Jesse Plemons

Bugonia (2025): Jesse Plemons

Emma Stone

Bugonia (2025): Emma Stone

Con l'aiuto di un pingue ed ottuso cugino, il giovane premeditato ed esegue goffamente il rapimento della scaltra direttrice, la quale, depilata a forza, legata e spalmata di crema anestetizzante per fermare eventuali processi di contagio, sarà costretta ad usare tutta la sua astuzia di scafata manager per cercare di uscirne fuori viva.

Ma sarà davvero tutto come appare?

E la direttrice, costretta ad ammettere di essere un'aliena in missione, non starà per la prima volta confessando il segreto della formula che l'ha portata a divenire una delle manager più influenti e brillanti d'America.

Dopo il pasticciato Kind of kindness, quando ormai pareva che l'entusiasmo dato per scontato con l'uscita di ogni nuova opera del regista greco trapiantato da ormai due decenni in Usa , Yorgos Lanthimos, fosse scemato, il prolifico cineasta torna a stupirci positivamente grazie a questo thriller sanguinolento, se non pulp, che prende posizione, e insieme deride con sarcasmo sagace, le posizioni ambientaliste più ottusamente estreme, i complottisti più sfegatati, ma anche il mondo cinico, disumano e famelico di risultati reddituali della finanza e dei manager al comando delle grandi multinazionali, vampire di un pianeta sfruttato e dissanguato sempre più smodata ente di ogni sua risorsa.

Emma Stone

Bugonia (2025): Emma Stone

Coloro che ti invitano ad uscire prima dal lavoro per ricongiungersi coi propri cari, beninteso se si è finito il proprio compito e non ci dono lavori arretrati da smaltire.

Remake di un film coreano del 2003 intitolato Save the green planet, di Joon-Hwan Jang, il film si fa forte di quattro fantastici attori a disposizione: la ormai puntuale e necessaria Emma Stone, qui grandiosa nel ruolo della piegata ma mai doma top manager Michelle; lo smagrito ma non meno inquietante Jesse Plemons, straordinario e in odore di premio alla migliore interpretazione, più una Alicia Silverstone in stato comatoso che si libra poeticamente nei cieli aggrappata come un palloncino gonfiato di elio ai tubicino tentavolari che la tengono in vita, e il giovane Aidan Delbis nel ruolo del cugino sempliciotto. 

Con Bugonia, Lanthimos dirige un thriller fanta-politico-economico che attanaglia nel suo percorso folle, inganna in modo divertente lo spettatore, prendendosi gioco di lui fino all'epilogo, fino ad un finale travolgente ed assurdo quanto basta per divertire senza necessità di spegnere il cervello.

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