La recensione su Black Bag - Doppio gioco

di ANdaMI

7 stelle

Basato su un soggetto e una sceneggiatura originali di David Koepp e diretto dal prolifico regista di Atlanta (Georgia, USA), Steven Soderbergh, Black Bag - Doppio gioco è uno spy-thriller ambientato nel contorto e bugiardo mondo dei servizi segreti britannici. L'incipit della trama è piuttosto semplice. George Woodhouse (Michael Fassbender) è un agente dell'MI6 che riceve il delicato incarico di scoprire la talpa responsabile della sparizione di un misterioso software top secret. Ha tempo una settimana per riuscirci o il resto del mondo ne pagherà il prezzo. A complicare le cose vi è il fatto che nella lista dei cinque sospettati rientri anche la sua amata moglie, Kathryn (Cate Blanchett). Tolti i due protagonisti principali, il resto del cast include Marisa Abela, Tom Burke, Naomie Harris, Regé-Jean Page e Pierce Brosnan.

La narrazione, che mescola la spy-story e il sospetto amoroso tipicamente hitchcockiani ad un'ambientazione alla 007 (ecco spiegata la presenza dell'ex James Bond, Pierce Brosnan), si rivela al contempo un'indagine a tutto tondo sulla vita di coppia. Segreti, dubbi, bugie, indizi, osservare ed essere osservati, sospettare di tutto e tutti, in un vortice di incertezze da cui solo le relazioni più forti potranno uscire illese. Originale ed interessante, infatti, che tutti i personaggi siano costituiti da partner, sentimentali oltreché lavorativi. È davvero possibile riuscire a separare lavoro e vita privata in un ambiente in cui tutti sono spie? Qual è il segreto per una sana relazione? Il fascino di Black Bag sta proprio nell'osservare questi individui costantemente sotto la pressione di verità che non possono rivelare. Eppure, la capacità di adattarsi ai più bizzarri contesti sembra valere non solo per i singoli esseri umani ma anche per chi ha deciso di resistere e amare nonostante i pericoli di una professione scomoda ma necessaria, complice lo stato di guerra in cui molti paesi si trovano, ancora oggi. A tal proposito, i rimandi al conflitto russo-ucraino, scoppiato nel 2022, di cui abbonda la pellicola la rendono squisitamente contemporanea ed è solo un bene. Finizione e realtà convivono, come amanti verrebbe da dire, in un film dal ritmo ben sostenuto, vuoi per la regia, elegante e precisa, di Soderbergh, vuoi per eventi e dialoghi che spingono a proseguire la visione senza volersi fermare. Ben caratterizzati sono i personaggi, tra un gelido Fassbender che odia i bugiardi ed ama la patria tanto quanto la moglie, una sensuale ma astuta Cate Blanchett e, ancora, una psicologa fortemente cattolica (la Harris), un libertino Tom Burke, una disillusa Marisa Abela e via così. A rendere valido questo quadro colorato di menzogne ci pensano anche l'accompagnamento sonoro, merito di David Holmes e la fotografia tra il giallo e il blu di Peter Andrews.

Regé-Jean Page, Naomie Harris, Michael Fassbender

Michael Fassbender, Tom Burke, Pierce Brosnan

Black Bag è un thriller accattivante e ben orchestrato, dove a guidare non è l'azione intesa come forza bruta bensì quella costituita dalle rivelazioni che piano piano emergono e dalla psicologia verbale di figure ben disegnate dall'ottima penna di Koepp, sceneggiatore di fama con alle spalle film di non poco conto, anzi. E per quanto riguarda Soderbergh? Con Black Bag ha firmato un altro bel film, non c'è che dire.

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