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I Fantastici 4: Gli Inizi

Regia di Matt Shakman vedi scheda film

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La recensione su I Fantastici 4: Gli Inizi

di YellowBastard
7 stelle

Con I Fantastici 4 - Gli Inizi, 37° film del Marvel Cinematic Universe, la Prima Famiglia della Casa delle Idee entra (finalmente) ufficialmente nell’MCU e lo fa portando sulle sue “robuste” spalle, a torto o a ragione, molte più aspettative di quanto fossero state preventivate all’inizio.

Reed, Sue, Johnny e Ben, in fondo, non sono soltanto supereroi ma anche esploratori, avventurieri e scienziati ma soprattutto simboli e speranza di un futuro migliore e, per molti fan (?!), anche l’ultima, vera occasione di riscatto (!) per un MCU in difficoltà (!).

Un compito non propriamente facilissimo, quasi improbo, in un certo senso non troppo dissimile a quella del Superman di James Gunn, con il quale condivide alcune scelte narrative piuttosto simili, seppur con toni differenti (ma neppure poi così tanto), oltre a un racconto in medias res che evita il classico racconto di origini.

 

I Fantastici 4 - Gli Inizi - Film (2025) - MYmovies.it

Nonostante le apparenze, non sono i FabFour!!

 

Il film è diretto da Matt Shakman, già autore per la Marvel della serie WandaVision per Disney Plus ma anche regista di Brothers & Sisters, Raising Hope e Succession e, quindi, con una certa esperienza di famiglie disfunzionali, mentre la sceneggiatura è opera di Josh Friedman, Eric Pearson, Jeff Kaplan & Ian Springer e confezionano una pellicola che in realtà è un dramma familiare travestito da cinecomic, sorprendendo soprattutto proprio per i suoi aspetti più umani.

 

Con l’aiuto di collaboratori come lo scenografo Kasra Farahani, già al lavoro per i Marvel Studios con Loki, le splendide musiche di Michael Giacchino e la costumista Alexandra Byrne, già collaboratrice storica dei Marvel Studios, Shakman ambienta il film in un universo alternativo, Terra-828 (in omaggio alla data di nascita, il 28 Luglio 1917, di Jack Kirby, creatore con Stan Lee dei FQ), un mondo retro futuristico palesemente ispirato all’America degli anni ’60 e che sembra uscito direttamente dalle pagine del fumetto in omaggio alle atmosfere Sixties delle primissime storie del quartetto firmate proprio da Stan Lee & Jack Kirby, un’epoca di ottimismo, fiducia e speranza, gli anni di Kennedy e della corsa allo spazio, riproponendone anche il mood un po’ stravagante e il tono, anche ingenuo, degli esordi.

 

I Fantastici Quattro sono indissolubilmente figli di questa Era e compiendo la scelta di collocarli temporaneamente in una Terra parallela, i Marvel Studios rispondono a due necessità, quello di spiegare, dopo 17 anni, dove si trovassero i FQ che, dell’Universo Marvel, sono da sempre (nei fumetti) la pietra angolare e dall’altra di portare il MCU a reinterpretare per la prima volta (!) i suoi fumetti più classici quando, fino a oggi, la loro principale fonte di ispirazione era sempre stata invece la Marvel più attuale e moderna, a partire (soprattutto?) dalla linea Ultimate et affini.

 

Fantastici 4, primo sguardo al quarto villain, Giganto: sembra uscito dai  fumetti!

 

Il risultato, strepitoso, è la creazione di un’estetica particolare, fumettosa e che ci restituisce quel senso di meraviglia e di stupore che mancava da qualche tempo, un film che ricorda Gli Incredibili (che a sua volta si ispirava proprio ai Fantastici Quattro) ma anche i Jetson di Hanna & Barbera e scene di vita “civile” che riportano alla mente sertie come Vita da strega e Ho sposato una strega per un tripudio di abiti, accessori e architetture dal gusto rétro futuristico.

 

Una direzione artistica che dimostra una grandissima cura sia a livello di scenografie che per fotografia e commento sonoro e, dal punto di vista produttivo, curato per dare credibilità e un certo realismo alle situazioni più disparate.

Aspetto fondamentale, questo, in una pellicola nel quale i Fantastici Quattro devono affrontare la minaccia cosmica di Galactus, il Divoratore di Mondi, annunciato dal suo araldo Silver Surfer (questa volta in versione femminile) e prossimo a scendere sulla Terra per saziare la sua eterna fame di vita planetaria.

 

Inevitabile, a questo punto, l’effetto “dejà vu” con il precedente I Fantastici 4 & Silver Surfer del 2007 che si palesa tantissimo soprattutto nel primo confronto tra gli eroi e la surfista d'argento, e con il successivo inseguimento tra l’aliena e la Torcia Umana che culmina ai confini dell'atmosfera terrestre, ma questa volta, per fortuna, il risultato è decisamente migliore.

Anche perché i nuovi Fantastici Quattro non sono soltanto l’ennesimo episodio di una grande saga cinematografica ma anche un film felicemente compiuto, assimilabile anche da chi non ne conosce anni e anni di continuity.

 

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"Piccolo, sarai destinato a grandi cose!"

 

Ma uno degli aspetti più affascinante del film è soprattutto il parallelismo, immagino voluto, tra la venuta di Galactus (Dio cosmica) e la contemporanea gravidanza di Sue, annunciata anche dall’arrivo di un messaggero celeste (Silver Surfer) e quindi la rivelazione sconvolgente della sua natura (divina?) cosmica, compresa anche la capacità di riportare in vita i morti (!?).

Ricorda forse qualcuno?

 

Fondamentale è stata poi la scelta degli attori, fatta con estrema attenzione, e centra pienamente l’obiettivo cercato con protagonisti che non solo funzionano alla grande ma mostrano tra loro un’ottima chimica, soprattutto tra Pedro Pascal & Vanessa Kirby rispettivamente Reed Richards e Sue Storm Richards, i dialoghi poi sono spesso brillanti e l’equilibrio emotivo tra i diversi componenti della squadra è ottimo e rispecchia perfettamente quello dei fumetti.

 

Fantastici Quattro - Gli Inizi: come una famiglia può salvare l'umanità  intera

 

Pedro Pascal è un Reed Richards razionale, un genio con la scienza ma molto meno preparato a relazionarsi con le emozioni, riuscendo a bilanciare bene il genio dello scienziato brillante con l’uomo sopraffatto dall’incertezza e dal dubbio.

Un ritratto di Mr. Fantastic non troppo dissimile alla sua controparte fumettistica.

Era anche l’attore su cui avevo i maggiori dubbi e invece è riuscito a sorprendermi.

 

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Nessuna sorpresa invece per Vanessa Kirby, la sua Susan Storm e il vero cuore pulsante del film. Una leader, una madre, una guerriera. La Kirby (mai cognome è più azzeccato di questo per interpretare un cinecomics Marvel, se poi sono anche i FQ..) riesce a essere sia vulnerabile che implacabile allo stesso tempo per una performance che non passa certo inosservata.

 

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Joseph Quinn è il Johnny Storm/La Torcia Umana, sbruffone ma generoso, che conosciamo mentre una CGI (quasi) perfetta rende finalmente giustizia alla “amabile Cosa dagli occhi blu” di Ebon Moss-Bachrach (già apparso alla Marvel nella prima stagione de The Punisher di Netflix), che appare finalmente su schermo in maniera corretta.

Il duo aggiunge al film una certa dose di leggerezza e spensieratezza, la loro amicizia, seppur sottotraccia, è evidente e insieme funzionano perfettamente.

Tuttavia, nonostante qualche accenno a una sottotrama personale, il personaggio di Ben risulta però meno approfondito rispetto agli altri tre.

 

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Molto bene anche Julia Garner nei panni di Shalla-Bal, alias Silver Surfer, una presenza enigmatica e un’aura di maestosità aliena, e riesce a trasmettere tantissimo in pochissime scene mentre non avrei potuto chiedere una versione live action migliore di questa per Galactus, interpretato da Ralph Ineson, che sembra preso tale e quale dal fumetto, probabilmente il personaggio di un fumetto più aderente alla sua controparte cartacea di sempre, di film Marvel e no.

Completano il cast Natasha Lyonne, Mark Gatiss, Sarah Niles, e Paul Walter Hauser nel ruolo di Mole Man.

 

Nonostante siano, per tono e inclinazioni, opere abbastanza diverse (ma non poi così tanto) Il nuovo Fantastici Quattro e il nuovo Superman di James Gunn condividono una responsabilità piuttosto simile nei confronti dei rispettivi universi ma a differenza del film della Distinta Concorrenza, vincolati ideologicamente (furbescamente?) all’America di Donald TrumpElon Musk e Vladimir Putin e quindi ancorato forzatamente ai questo periodo storico, Shakman realizza invece un film atemporale e di ampio respiro, e quindi non necessariamente a “scadenza”. 

 

I Fantastici Quattro: Gli Inizi protagonista di un altro teaser trailer  italiano - Multiplayer.it

Piccolo omaggio alla copertina di Action Comics #1 con la prima apparizione di Superman.

 

Ma soprattutto Fantastic Four: First Steps non è il film Marvel che cambierà tutto e non è nemmeno quello che molti fan si aspettavano ma è comunque un film incredibilmente sincero, intelligente e soprattutto umano e, chissà, forse anticipa quella che sarà la direzione futura (almeno in parte) dell’MCU.

 

Ovviamente non è un film perfetto ma è evidente che la produzione abbiano davvero cercato di dare il massimo per non deludere il pubblico, riuscendo anche nell’impresa di rimanere fedeli allo spirito originale dei fumetti senza risultare troppo nostalgico.

È un film che sa cosa vuole essere riuscendo così e restituire piena dignità cinematografica alla Prima Famiglia Marvel.

Dopo due tentativi sotto le aspetative e un reboot del tutto insensato e fallimentare, i Fantastici Quattro tornano finalmente a casa con un risultato finale che sono sicuro avrebbero apprezzato gli stessi Stan Lee & Jack “The King” Kirby, a cui viene finalmente dedicato un sentito omaggio poco prima dei titoli di coda.

 

Excelsior!

 

Stan Lee & Jack Kirby: OS MAIORES HERÓIS DOS QUADRINHOS - YouTube

 

VOTO: 7,5

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