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Jane Austen ha stravolto la mia vita

Regia di Laura Piani vedi scheda film

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La recensione su Jane Austen ha stravolto la mia vita

di alan smithee
6 stelle

locandina

Jane Austen ha stravolto la mia vita (2024): locandina

AL CINEMA

"-Perché ti piace così tanto lo stile di Jane Austen?

-Perché Jane Austen è stata la prima scrittrice ad affrontare di petto il personaggio di una donna in un romanzo" .

Effettivamente quelle descritte nei suoi romanzi, sono figure femminili complesse e realistiche, che riflettono le sfide e le contraddizioni della loro epoca, dimostrando intelligenza ed indipendenza di pensiero, per quanto nemmeno loro quasi mai esenti dai difetti e dai pregiudizi sociali tipici del loro tempo.

Tra questi, in particolare, il matrimonio che diventa un contratto utile, in tutti i romanzi della celebre scrittrice, a garantirsi la più sicura strada per la sicurezza economica.

È per questa alta considerazione d'artista, che la bella e ritrosia libraria parigina Agathe apprezza la celebre scrittrice, e ne invidia la capacità di cogliere le sfaccettature di donne che, in un'epoca maschilista e di ispirazione patriarcale, ella riesce ad elevare ed esaltare nelle sue protagoniste, distogliendole da un ruolo di puro orpello, o di mero contorno estetico, tipico di molta letteratura della stessa epoca.

Camille Rutherford, Pablo Pauly

Jane Austen ha stravolto la mia vita (2024): Camille Rutherford, Pablo Pauly

Camille Rutherford, Charlie Anson

Jane Austen ha stravolto la mia vita (2024): Camille Rutherford, Charlie Anson

Agathe intanto vive una sua vita contemporanea di fatto malinconica, tutta rinunce, esitazioni, rifuggendo occasioni di svago e viaggi, soprattutto dopo la choc accusato a causa di un incidente d'auto in cui persero la vita, anni prima, i genitori e che la vide unica, miracolata superstite.

Ora Agathe si sposta in bici, rifugge il progresso tecnologico al punto da considerarsi una donna costretta a vivere in un'epoca che non le si confà, e vive in una casa assieme alla sorella ed al nipotino, trovando nella letteratura e nella gestione della libreria, un modo concreto e soddisfacente per sopportare il caos di una modernità da sempre rifuggita.

Single da anni, la malinconica libraria si ritrova iscritta, per gioco e per azzardo di un caro amico burlone, ad un club di scrittura che i discendenti di Jane Austen organizzano ogni anno nella bella dimora nella campagna inglese della celebre scrittrice.

Convincerla a partecipare sarà una dura impresa, ma alla fine, complice un romanzo promettente da lei abbozzato e rimasto senza fine, ispirato ad una cena solitaria occorsa nel solito ristorante cinese, terminato sorseggiando una bevanda tipica attraverso il malizioso bicchierino con fondo sexy spesso utilizzato da questi ristoranti, Agathe si lancia nell'avventura e si reca all'appuntamento oltre Manica.

Camille Rutherford

Jane Austen ha stravolto la mia vita (2024): Camille Rutherford

Camille Rutherford, Charlie Anson

Jane Austen ha stravolto la mia vita (2024): Camille Rutherford, Charlie Anson

Si tratterà di un viaggio attraverso il quale, come una protagonista di un romanzo della Austen, Agathe riuscirà a trovare un suo Darcy (lo interpreta una sorta di novello Hugh Grant, di nome Charlie Anson, nel ruolo di un pronipote della scrittrice, dallo stile un po' dandy e un po' sfaccendato, ma dotato di un certo malcelato aplomb britannico), realizzando finalmente il sogno di innamorarsi, e di scrivere, terminando alla meglio l'agnognato testo rimasto per lungo tempo senza una conclusione. L'esordio in regia della sceneggiatrice francese Laura Piani, avviene con una commedia aggraziata, divertente, spigliata, alla cui riuscita contribuiscono non poco un gruppo di interpreti ben scelti ed ispirati.

Oltre al già citato, pertinente Anson, nel ruolo della protagonista Agathe, Camille Rutheford offre una gran prova di bravura nel tratteggiare il carattere schivo e colmo di timori e paure della sensibile, disorientata protagonista.

La affianca il simpatico Pablo Pauly, nel ruolo del suo migliore amico, nonché aspirante e improvvisato fidanzato, in un film commedia che alterna "ragione e sentimento" senza dimenticare per strada quella importante vena ironica che aiuta spesso a non cadere in pesanti, quasi sempre fuorvianti trappole melodrammatiche, mantenendo anzi un filo narrativo brioso, senza rinunciare del tutto ad una drammaticità di fondo coerente con le esistenze e le derive di ogni individuo contemporaneo.

Nel finale, l'apparizione a sorpresa del grande documentarista statinitense novantacinquenne in gran forma Frederick Wiseman, si rivela una chicca preziosa e molto gradita.

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