Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
Guadagnino non prova di certo a nascondere che questa pellicola abbia ispirazioni di matrice “Alleniana”; anzi forse con un po' di presunzione si appropria della firma ormai assodata del famoso Woody: quello relativo allo stile dei titoli di testa. Che sia un omaggio o no, forza uno spettatore affine alle opere del cineasta di New York ad un confronto che marca ancora più i difetti di quest’opera.
After the Hunt - Dopo la caccia (2025): locandina
Da un lato, la forma espositiva trova efficacia nel comparto tecnico, tra una buona fotografia e una regia che  riesce a costruire l’atmosfera di ambiguità ed è attenta ai dettagli nei confronti intra-personali focalizzando le inquadrature sulle mani e sui primi piani, andando così ad enfatizzare anche il linguaggio non verbale.
Dall’altro, però, abbiamo una sceneggiatura che non riesce a valorizzare le tematiche che vuole affrontare: oltre a problemi di ritmica narrativa, salvo qualche eccezione, i dialoghi non trovano freschezza, appesantendo inevitabilmente alcune sequenze.
After the Hunt - Dopo la caccia (2025): Ayo Edebiri, Julia Roberts, Luca Guadagnino
Tuttavia l’approccio alle tematiche risulta comunque interessante: decostruendo la componente “whodunit” e spingendo il focus sulla non-ricerca della verità e sulle diverse azioni-reazioni riguardo agli eventi che impattano sui protagonisti, lo spettatore è portato ad interrogarsi sui diversi risvolti psicologici.
Piccola menzione sulla scelta della colonna sonora: a differenza di Challenger dove le musiche di Trent Rezor e Atticu Ross avevano fatto la differenza, qui non solo non fanno differenza ma risultano poco ispirate.
After the Hunt - Dopo la caccia (2025): Chloë Sevigny
Magistrali ed intense soprattutto le interpretazioni della protagonista Julia Roberts e del co-protagonista Andrew Garfield: lei, professoressa affermata di filosofia presso l’ambita e rinomata Università di Yale, dilaniata tra le vesti di donna emancipata e libera da convenzioni e stigmi sociali e quella fragile e segnata da una adolescenza difficile; lui giovane professore lanciato verso una splendida carriera e, allo stesso tempo, uomo dall’indole torbida e dall’animo inquieto.
Due nomi ben conosciuti nel mondo attoriale hollywoodiano, che rendono la pellicola comunque ben recitata, insieme ad alcuni dialoghi intensi e profondi, ben interpretati anche nella mimica facciale e nell’intensità degli sguardi. Accenno interessante pure per gli altri due co-protagonisti dell’opera: la giovane Ayo Edebiri (che veste i panni di una promettente dottoranda, “pupilla” della Roberts) e Michael Stuhlbarg (che interpreta il ruolo di un marito soffocato dalla personalità pervasiva della moglie, ma ugualmente a lei incredibilmente devoto).
After the Hunt - Dopo la caccia (2025): Andrew Garfield, Julia Roberts
Un opera alla quale manca un po' di mordente, dunque, insieme ad un ritmo talvolta ridondante in alcune parti, ma manchevole di approfondimento in altri; tutto ciò la rende sicuramente interessante nelle intenzioni, con una buona forma espositiva (soprattutto nelle scelte attoriali e nelle tematiche accennate) ma carente nella sostanza narrativa (mantenendo appunto un tratto mono-tono e, in alcuni frame, mancante di personalità).
Voto:6.5
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