Regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski vedi scheda film
Matrix n.2 è l'esempio, se ve ne fosse bisogno, di come non basta infarcire una pellicola di effetti speciali strepitosi per fare un buon film. I fratellini Wachowski hanno ben capito di avere tra le mani una gallina dalle uova d'oro: si sono cimentati nella realizzazione di un film (anzi due, visto che è già in via di confezionamento la continuazione di questo) che deve stupire con l'effettistica digitale e agganciarsi al mondo dei videogiochi ( hanno curato in contemporanea la realizzazione del videogioco). Il film è inesistente dal punto di vista dei contenuti, sempre che non si voglia prendere in considerazione la pasticciata e macchinosa filosofia che strizza ambedue gli occhi alla new age da bancarella e che viene "spiegata" nel quasi monologo del' "architetto" (papà di Matrix), in una delle scene più noiose del film. E qui vengono i dubbi anche sulle capacità registiche dei citati fratelli: si nota un totale squilibrio tra le scene d' azione ipertrofiche come quelle sull'autostrada (già considerate cult) e quelle totalmente statiche come appunto l'incontro con l' "architetto" o con l' "oracolo". La cosa che farà più tendenza saranno gli occhialini scuri che quasi tutti i principali protagonisti indossano a tutte le ore: Certo poca cosa per un film che ha l' ambizione di diventare il battipista della nuova fantasy cinematografica.
Tutto all' infuori delle scene d' azione.
Stendiamo un velo pietoso.
Affascinante. Ma non basta!
Sempre più tetro inguainato com'è in una tonaca da prete tradizionalista. Ridicolo l'avergli attribuito la capacità di volare alla Superman.
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