Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Bisogna riconoscere a Christopher McQuarrie e a Tom Cruise l'onestà di avere inserito nel titolo del film precedente la dicitura "Part One". E già, perché - a dispetto dello spiegone iniziale - solo se lo avete visto il pomeriggio del giorno prima, riuscirete a capire la trama di questo che sembra essere l'ottavo e ultimo capitolo (ma sarà vero?) di una saga iniziata trent'anni fa. Anche questa volta c'è in giro una chiave cruciforme che permette l'accesso alla memoria dell'Entità, una AI che vuole dominare il mondo e sulla quale in molti vorrebbero mettere le mani. È solo un pretesto narrativo per dire qualcosa di più aggiornato sui tempi che corrono (manipolazione delle coscienze, futuro distopico in cui ci aspetta uno stato guidato dalla legge marziale e amenità del genere) ma, soprattutto, per dare fondo al massimo fracasso possibile e al virtuosismo cinematografico portato alle stelle (ma è già roba vecchia: vedi Flux, l'ultima diavoleria di Google AI, per alcuni la fine del cinema come lo conosciamo). Ma il risultato complessivo è scadente, i dialoghi verbosi, le scene d'azione non all'altezza di alcuni dei film precedenti. Cruise, però, ci mette anima e corpo. Il suo Ethan Hunt, eroe stanco in un mondo governato da una presidente afroamericana (ciao Fox News!), combatte tra acqua e cielo, come in un battesimo action. Per Ethan Hunt è tempo di godersi il tempo che gli resta e di cominciare a girare per cantieri. Magari con un casco.
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