Regia di Caitlin Cronenberg vedi scheda film
Ullallà, che esordio! Qui troviamo la figlia di David Cronenberg, Caitlin, che fa la sua entreé nel Cinema (esisteva solo un cortissimo di un minuto) con questo gioiellino. La Cronenberg realizza un film rapido e implacabile, un'ora e mezza tesa come un arco, dentro un contesto distopico, ma non più di tanto. La crisi climatica colpisce duro, la popolazione mondiale deve obbligatoriamente calare per la stessa sopravvivenza della specie e, in Canada, il cittadino viene invitato ad applicarsi l'eutanasia, con compenso per i famigliari rimasti. Una speciale sezione medico/militare eseguirà i mandati. Al di fuori di questo, Caitlin ci porta all'interno di una famiglia facoltosa, dove il padre ha deciso di "dare l'esempio", sacrificando la sua vita. Qualcosa andrà storto e si attiverà un cattivissimo gioco al massacro, dentro questa grande magione, che coinvolgerà tutti quanti, frantumando l'idea della famiglia felice, ma non solo. Un'opera venuta benissimo, con attori in parte, (forse solo un po' sopra le righe), dove scorrono sangue e segreti, ipocrisie e (dis)umanità. Una specie di "Festen" (il capolavoro di Vinterberg) in formato "action", (sto un po' esagerando, lo so), dove non si salverà nessuno. Bellissimo, dal primo all'ultimo minuto, e, soprattutto, distante dalle visioni del padre: Caitlin vuole camminare da sola e il primo passo è vincente.
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