Regia di Ari Aster vedi scheda film
Quando si parla del controverso autore Ari Aster, difficilmente si riesce a racchiuderlo in un genere specifico. L'originale mix dovuto alla multiculturalità delle influenze insite nelle sue pellicole (folk horror, dramma familiare, thriller psicologico, grottesco, surreale) permette di avere un quadro dignitosamente distorto del suo operato. Tanta è la carne al fuoco che il regista distribuisce sul campo quanto sono scatenate le variegate reazioni ai suoi lavori precedenti, basti considerare l'increscioso divario portato avanti dal tetro ambientale di Midsommar e l'avanguardia espressionista - tutt'ora discussa ed incompresa - di Beau ha paura.
Eddington (2025): Joaquin Phoenix
In Eddington, quarto lungometraggio ufficiale (comprendendo il debutto Hereditary) Aster ci rende protagonisti delle tensive vicende di Joe Cross, sceriffo della città che riprende il titolo del film, il quale - dopo prestato una serie di anni di servizio - decide di candidarsi a sindaco, nonostante alcuni trascorsi poco felici della sua carriera. Intanto due casi mediatici inondano il mondo facendolo sprofondare definitivamente: lo scoppio della pandemia da Covid-19 e l'uccisione di George Floyd.
Eddington (2025): Joaquin Phoenix, Pedro Pascal
L'America falsa, ripugnante e tristemente attuale ritratta da Aster è stata fonte di studio presso i radicati comportamenti dei suoi stessi cittadini, osservatori dell'inizio della fine di un'epoca. L'individualismo sfrenato al quale Aster fa riferimento vive unicamente nella potenza visuale dello smartphone, strumento che più di tutti ha caratterizzato, cambiato, nonché stravolto l'esistenza di ciascuno di noi durante i primi glaciali mesi di lockdown, momenti nei quali il mondo sembra essersi fermato in un terrorismo psicologico di bassa lega.
Il regista non ha pietà e mette in evidenza uno scenario non così tanto distorto e lontano dalla realtà. Forse è per questo che fa terribilmente male vederlo sul grande schermo. Tra un'ego divorato, ambienti desertici, manifestazioni piene d'ira, sfuggevole manipolazione dello sguardo, anaffettività plateale nei confronti dell'uno e dell'altro...
Vi è un solidale cambiamento, una rivolta e puff. Tutto svanisce. Forse...
Eddington (2025): Emma Stone
Che sia vicina la gloriosa decadenza dell'American Way of Life, quel modo di vivere nel quale la libertà è alla portata di tutti, come la chitarra. Ognuno suona come vuole e tutti suonano come vuole la libertà.
Eddington (2025): Micheal Ward
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