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Reflection in a Dead Diamond

Regia di Hélène Cattet, Bruno Forzani vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Reflection in a Dead Diamond

di John_Nada1975
6 stelle

Come i tre precedenti film di Forzani e della Cattet qualcosa di molto speciale c'è, ma anche tanto esasperato estetismo fine a sè stesso, vicino e affine a una rivista di moda o di arredamento e interni, che al cinema con una storia e una vera trama, o ancora più lontano, attenzione all'uomo e all'umano. "Reflection in a Dead Diamond" (2025) è un thriller fumettistico, sperimentale e ipertroficamente citazionistico del genere anni '60 non ultimo quello italiano da "Diabolik" di Mario Bava e i vari "Satanik" vivarelliani e chi sennò, ma anche francese, che segue una spia forse un ex agente segreto o killer, in pensione(Fabio Testi ancora molto in forma nei suoi ottant' anni) dorata in un albergo sfarzosamente di lusso sulla Costa Azzurra, che sospetta i suoi ex avversari siano riemersi dal passato, quando il suo intrigante vicino di stanza scompare, e la situazione diventa sempre più, molto molto strana.


Aspetti positivi di "Reflection in a Dead Diamond" (2025): Il film è certamente unico come tutti i precedenti della coppia di cineasti glamour belga, per la sua storia e la esasperata ricercatezza di ogni fotogramma, talmente costruita e caleidoscopica da risultare unico limite, se non si è più che predisposti e in buona lena, stucchevole o un poco stancante. La recitazione del cast è abbastanza buona c'è pure una invecchiata Medeiros che ha modo di dire davvero come tutti alcune battute, soltanto negli ultimi 10', oltre al solito stuolo di ficone più o meno giovani, tipico dei film della coppia glitter chic belga. L'azione è diretta abbastanza bene, con le coreografie dei combattimenti elaborate e un montaggio estremamente frammentario, marchio registico del duo, quasi sempre in ppp e dettaglio o pm. Il film è breve, come quasi sempre i loro, e perfetto per la storia ma anche più vicino alla video-installazione macro fotografica, o a un maxi videoclip gonfiato con gli estrogeni e tutti i soliti famosi brani di colonne sonore del nostro cinema di genere ormai canonizzato, per terminare con la celebre "Sequenza n" °25/titoli" di Nora Orlandi, per "Lo Strano vizio della Signora Wardh", già riutilizzata in altri loro film, come oramai molte altre volte dal cinema citazionistico e di derivazione internazionale, anni 2000. E infine, pure questo è il tipo di film che diventerà un classico di certo culto certamente come i precedenti titoli Forzani/Cattet.

Aspetti negativi di "Reflection in a Dead Diamond" (2025): E' strabiliante ma anche un pò stucchevole a alla lunga(per fortuna relativa, circa 90') perché il contenuto come si diceva una volta nella critica appunto "contenutistica", non alberga proprio mai qui, solo un "divertissement" per esecuzione e immagini. Bisogna dover sempre dare credito ai registi di aver scelto un approccio insolito alla storia che poi molta non è, anche se per me portando ancora oltre e più su l'asticella del virtuosismo tecnico e visionario, rispetto già ai prismatici loro film precedenti, film diventa troppo confusionario per essere seguito.

Nel complesso, "Reflection in a Dead Diamond" (2025) è quasi certamente film più strano e ambizioso che si possa mai aver visto nel 2025 e che merita comunque rispetto per la grande ricerca iconografica e multisciplinare(fumetto, arte visiva, cinema di genere spionistico, comic strip etc.)e capacità di restituirla in un unicum eterogeneo e con una sua univoca coerenza[...] 
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