Regia di Greta Scarano vedi scheda film
La monotona vita romana di Irene, impiegata nel settore dei pannelli solari con un passato da cabarettista, viene sconvolta quando, improvvisamente, la madre la richiama a Rimini per prendersi cura del fratello con Asperger.
Un film sulle scelte esistenziali, liberamente ispirato al libro Mia sorella mi rompe le balle, storia del rapporto di Margherita Tercon col fratello Damiano, saliti alla ribalta sei anni fa per una puntata di Italia's got talent, durante la quale affrontarono il delicato tema dell'autismo con ironia e progettualità.
Prima prova da regista per la brava Greta Scarano che, in virtù della sua formazione attoriale, lascia piena libertà ai suoi attori, facendosi, a volte, prendere la mano, ma porta avanti la narrazione con rispetto e senso della misura, evitando con cura - soprattutto nella sceneggiatura, tutta al femminile - rischiosi patetismi e fastidiosi picchi glicemici.
Ottime le scelte del casting, con la già collaudata e versatile Matilda De Angelis, qui brava spalla, sensibile e generosa nel mettersi al servizio del debuttante (e convincente) Yuri Tuci, attore teatrale che si porta a casa un meritatissimo Nastro d'argento.
Il film è stato globalmente accolto con recensioni positive da parte della critica cinematografica, lodando il debutto registico di Scarano, come convincente e promettente.
Volendo fare un appunto, per evitare il plebiscito, abbiamo riscontrato qualche momento difettoso, per quell'eccesso di consapevolezza operativa che rischia di trasformarsi in autocompiacimento.
Ottime le scelte musicali, con graditi omaggi al grande Jannacci.
Produce Matteo Rovere.
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