Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Presence (2024): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
Steven Soderberg è da sempre un regista iperattivo e poliedrico, in grado di districarsi al meglio sia con produzione a grosso budget, che con esperimenti "home made" come questo suo Presence, presentato all'ultimo Noir Film Festival, è primo film horror del grande regista statunitense.
La storia è incentrata su una casa ove risiede un fantasma, che inizia a tormentare le esistenze, già di per sé complicate, di una famiglia borghese che la compra senza indugi, appena la capofamiglia Rebecca (una ritrovata Lucy Liu) se ne innamora a prima vista, condizionando gli altri famigliari, ovvero il marito e i due figli teenagers.
La storia viene raccontata, o meglio ripresa, secondo il punto di vista del fantasma, che, sempre in modo più sfacciato, inizia a prendere di mira dapprima la figlia della coppia, e poi pure il figlio, tormentandoli e facendo loro, credere di essere impazziti.
Presence (2024): Callina Liang
Presence (2024): Callina Liang
I due ragazzi vivono le i sicurezze delle reciproche età, complicate da certi eventi che li hanno traumatizzati, e dalla presenza di due genitori apprensivo, ma anche distratti ognuno dalla propria carriera e con una madre che non riesce a vomer bene in egual misura ad entrambi i figli, a mettendolo candidamente.
Il film vive di continui salì scendi del fantasma tra gli ambienti grandi, ma ugualmente soffocati di una casa buia e mal illuminata, mentre l'inquietudine aumenta e il terrore si impossessa dei due fratelli, soprattutto da quando un compagno di scuola del maschio, biondo ed attraente, si introduce in casa e irretisce la sorella del suo compagno, già caratterialmente piuttosto scossa dagli strani fenomeni che il fantasma le procura in camera.
Presence (2024): Chris Sullivan, Callina Liang, Lucy Liu, Eddy Maday, Julia Fox
Presence (2024): Chris Sullivan, Lucy Liu
Scritto assieme al valente sceneggiatore e regista David Koepp, con cui Soderberg ha recentemente già collaborato per la stesura di Kimi (2022), Presence è un film scientemente povero, che pare girato (come è già stato uso da parte del regista) con un semplice cellulare, utilizzando la consaoeve sciatteria fotografica come strumento ute a garantire una certa autenticità di tensione, che in effetti a volte pare davvero riuscita.
Poi certo la vicenda si crogiola sulle lunghe riprese in movimento (peraltro tecnicamente encomiabili) su e giù per la scalinata kitch in legno massiccio della tetra dimora, fino a risultare a volte anche sfinente, estenuante, sorprendendo tuttavia è finalmente almeno in parte nel finale movimentato e sinistramente risolutivo.
Gli interpreti, che annoverano nomi poco noti a parte la ritrovata Lucy Liu e il cameo di Julia Fox nei panni dell'agente immobiliare che si trova bontà sua a vendere un immobile non facile e già teatro di fenomeni oscuri quasi dopo un semplice schioccar di dita, risultano azzeccati e comunicano una certa sensazione di cupo realismo nel rendere qualunque, realisticamente problematico o colmo di ansie ognuno il proprio personaggio.
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