Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Time Without Pity (L’alibi all’ultima ora, 1957), storia di un padre che nell’arco di 48 ore tenterà in ogni modo di far cadere le accuse di omicidio rivolte al figlio prima che egli venga impiccato
L'alibi dell'ultima ora (1956): Ann Todd, Leo McKern
L'alibi dell'ultima ora (1956): Ann Todd, Michael Redgrave, Alec McCowen
L'alibi dell'ultima ora (1956): Michael Redgrave, Alec McCowen
L'alibi dell'ultima ora Gran Bretagna 1957 la trama: David Graham Il padre di Alec un ragazzo condannato a morte per l’omicidio della sua ragazza è convinto della sua innocenza, indaga e riesce a scoprire il vero colpevole. Non riesce a farlo incriminare perché non esistono prove a suo carico, così lo provoca e si fa uccidere. La recensione: L'alibi dell'ultima ora (Time Without Pity) è un film diretto da Joseph Losey e tratto dall'opera teatrale Someone Is Waiting di Emlyn Williams. Soggetto di Emlyn Williams Sceneggiatura di Ben Barzman Prodotto da John Arnold, Anthony Simmons Casa di produzione Harlequin Productions Distribuito in Italia da Globe Films International Fotografia di Freddie Francis Montaggio di Alan Osbiston Musiche di Tristram Cary (dirette da Marcus Dods). L’alibi dell’ultima ora considerato non a ragione un film minore di Joseph Losey. Un’opera a alto ritmo e tensione che ti prende alla gola e non ti molla più fino al clamoroso e drammatico epilogo. Un film che prende le distanze dalla pena di morte e fa riflettere sulla “giusta e certa” giustizia. La regia eccellente e gli interpreti asciutti, ma sul pezzo, sopratutto i due protagonisti Michael Redgrave/David Graham il papà del condannato a morte e Ann Todd/Honor Stanford splendida come suo solito, eccellente anche Leo McKern/Robert Stanford marito di Honor, la figura più amorale di tutti. Si ritaglia una gustosa particina di una certa importanza anche la talentuosa Christina Lubicz/Jennie Cole. Questo è il film che va riscoperto assolutamente, non è solo il classico dramma giudiziario teso e compatto e’ grande cinema chiaramente ispirato da Alfred Hitchcock. La mdp segue in modo assiduo gli attori, con due/tre scene cosiddette madri di grande intensità emotiva. E’ un film d’autore travestito da cinema di genere, semplice, ma non semplicistico. Tutto giocato sulla facciata e sull’ambiguita’ e tutti hanno i loro scheletri nell’armadio. Ho speso bene il mio tempo nel vedere questa pellicola, che caldamente consiglio di visionare alla nostra bella combriccola di “Malati di cinema” di FILMTV. Interpreti e personaggi Michael Redgrave: David Graham Ann Todd: Honor Stanford Leo McKern: Robert Stanford Paul Daneman: Brian Stanford Peter Cushing: Jeremy Clayton Alec McCowen: Alec Graham Renée Houston: signora Harker Lois Maxwell: Vickie Harker Richard Wordsworth: Maxwell George Devine: Barnes Joan Plowright: Agnes Cole Ernest Clarke: sottosegretario Peter Copley: cappellano Hugh Moxey: direttore della prigione
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