Regia di Fede Alvarez vedi scheda film
Nel complesso, un film assai godibile e ben "incastrato" nella saga, di cui riprende alcuni topoi; ho trovato molto bella la "rivelazione ": l'obiettivo della Weyland-Yutani non è creare armi biologiche, ma usare il DNA alieno per creare "l'uomo spaziale" perfetto. Bella e ben realizzata anche l’idea di resuscitare Ian Holm. Da vedere per i fans
Visto senza troppe aspettative, invece ben "incastrato" nella saga, di cui riprende - giustamente - alcuni topoi, (non li considero auto-scopiazzature): il duello donna-mostri - (e che mostri, non c'è la Regina, ma c'è un ibrido molto inquietante), l'ambiente dell'astronave mezzo-rottame, il ruolo ambiguo dei "sintetici", le armi disponibili ma da utilizzare con cautela, il viaggio in criostasi, il duello finale con il trucchetto dell'apertura verso il vuoto cosmico.
D'altra parte ho trovato molto bella la "rivelazione introdotta": l'obiettivo della Weyland-Yutani non è creare armi biologiche, come sempre suggerito, ma usare il DNA alieno per creare "l'uomo spaziale" perfetto.
Molto bella e ben realizzata anche l’idea di resuscitare Ian Holm per interpretare il sintetico “aziendalista”, ben fatto.
Belle le scene dello spazio, in particolare il "sorvolo" e il contatto con gli anelli di ghiaccio, che mi spiace non aver visto al cinema; molto in evidenza l'aspetto degli alieni e dell'ibrido (inquietante, ma anche suggestiva la somiglianza di quest’ultimo con i "giganti" di Prometeus); trovate simpatiche e spettacolari come la gravità dell’astronave che va e che viene.
Sospensione dell'incredulità obbligatoria per due aspetti (ma d'altra parte è un film di fantascienza): 1 - la gravità di cui dicevo, se siamo nel nostro universo, in un'astronave si genera con la forza centrifuga, quindi non si "accende" e "spegne" con un interruttore all'istante. 2 - sempre per restare nella fisica del possibile, tutti gli esseri viventi, per quanto speciali, si accrescono aumentando di massa, l'ibrido non può passare da embrione a gigante di tre metri nel tempo in cui fa pochi passi senza nutrirsi in alcun modo.
Nel complesso, un film assai godibile e ben "incastrato" nella saga.
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