Regia di Uberto Pasolini vedi scheda film
Una storia immortale che non perde mai il suo fascino.
L’eroe che torna a casa stanco, invecchiato, segnato e vinto dalle avventure passate, e che a casa (o nel villaggio, o nel quartiere, o in zona) trova i bulletti che fanno quello che vogliono. Lui osserva, subisce anche…ma da giovane se li sarebbe mangiati a colazione. Poi, scatta qualcosa e li fa fuori tutti, senza pietà. Una storia che funziona sempre, sempre. Ecco, un soggetto visto rivisto e stravisto, ma l’originale mi sa che è qua, nell’Odissea, con Ulisse che torna a casa, non riconosciuto, travestito da mendicante, trova quei bulletti dei Proci e, quando infine si rompe i maroni, li fa fuori tutti. E fa bene.
Questo film (molto italiano) prende spunto dall’opera di Omero, che segue a volte fedelmente, a volte meno. Film che ha i suoi tempi, tempi non per tutti ma tempi giusti. E ‘ un buon film, ben fatto, ben diretto, nobilitato dalle straordinarie prove di Ralph Fiennes (Ulisse) e di Juliette Binoche (Penelope).
In definitiva un film d’essai, che arrivò però al quinto posto delle nostre classifiche settimanali, non male.
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