Regia di Jake Schreier vedi scheda film
Thunderbolts* (2025): locandina
Dopo Captain America: Brave New World, il 2025 ci presenta il suo secondo cinefumetto targato Marvel, nonché trentaseiesimo film dell'universo intermediale nato nell'ormai molto lontano 2008. Quest'ultima fatica, che chiude definitivamente la "Fase Cinque", porta sullo schermo la sgangherata squadra di mercenari che diverrà nota con il nome di Thuderbolts (lascio volentieri allo spettatore il compito di scoprire la sua simpatica origine). Questi improvvisati e, se vogliamo, poco credibili eroi si ritroveranno a lottare non solo contro la corruzione delle istituzioni ma anche, e soprattutto, contro un nuovo e temibile avversario che minaccia le sorti del mondo. La regia è stata affidata al non troppo conosciuto Jake Schreier, mentre il cast comprende la lanciatissima Florence Pugh nei panni di Vedova Nera, David Harbour in quelli del supersoldato sovietico Red Guardian, Sebastian Stan che riprende il ruolo del Soldato d'inverno dai film precedenti e, in ordine sparso, Wyatt Russell, Olga Kurylenko, Hannah John-Kamen, Lewis Pullman, Geraldine Viswanathan, Julia Louis-Dreyfus.
Thunderbolts* (2025): Sebastian Stan, Hannah John-Kamen, Florence Pugh, Wyatt Russell, David Harbour
Thunderbolts* (2025): Florence Pugh
Thunderbolts* (2025): Olga Kurylenko
Thunderbolts* è una storia incentrata sulle origini di nuovi personaggi che sicuramente ritroveremo nei progetti futuri di Marvel / Disney e che sceglie di percorrere una strada battuta da una miriade di sceneggiatori. Eppure, è proprio la semplicità a farne un film di discreto livello. La classica situazione in cui personaggi sconosciuti si ritrovano controvoglia a lottare insieme, prima per pura sopravvivenza, poi per dovere morale, funziona sempre e questa non è un'eccezione. L'iniziale diffidenza, destinata a tramutarsi in rispetto reciproco, da luogo a tutta una serie di gag umoristicamente valide mischiate a drammi personali che divengono collettivi col procedere degli eventi. Nel bene o nel male, tutti i supereroi si fanno riconoscere, possiedono uno straccio di background, abilità uniche e una propria personalità. Per nulla scontato è poi l'antagonista e la piega che il racconto prende verso il finale.
Thunderbolts* (2025): Hannah John-Kamen, Lewis Pullman, Florence Pugh, Wyatt Russell
Thunderbolts* (2025): Sebastian Stan
L'aspetto più interessante di Thunderbolts* è però la sua maturità tematica. In un film indirizzato prevalentemente alle fasce di pubblico giovanili, trattare argomenti quali la depressione, la noia esistenziale, l'ansia e la solitudine è senz'altro un'idea positiva. Di fronte a nuove generazioni sempre più soggette a problematiche simili e allo sdoganamento delle stesse nel dibattito pubblico, fa solo che piacere ricevere contenuti capaci di intrattenere e di stare al passo coi tempi. Bello anche che la soluzione proposta sia lo sviluppo dei legami umani, senza i quali non si può né vincere né vivere. Certo, la forza dei buoni sentimenti diminuisce l'azione e il senso dello spettacolo, forse anche di troppo trattandosi di un cinefumetto e non vi è dubbio che il didascalismo la faccia da padrone. Ciononostante, il messaggio passa e il ritmo è sufficientemente alto da non annoiare, se non per brevissimi istanti tranquillamente perdonabili.
Thunderbolts* (2025): locandina
Thunderbolts* è sano e leggero intrattenimento con al centro una visione sociale precisa. Non brilla particolarmente per qualità tecniche o artistiche ma si difende bene dal mare della mediocrità in cui affogano sin troppe pellicole di questo genere. Bravi gli interpreti e gli sceneggiatori (Eric Pearson e Joanna Calo), l'unione fa la forza. Sempre.
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